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Il ritiro in Germania che terminerà nei prossimi giorni sarà l’ultimo capitolo della breve avventura di Miralem Pjanic al Barcellona. La società catalana deve liberare spazio nel budget salariale, per poter rinnovare il contratto di Lionel Messi, e il centrocampista bosniaco rientra nella lista dei sacrificabili. Pjanic è padrone del suo destino. La “carta de libertad” offerta dal Barcellona significa sostanzialmente questo, il giocatore può liberarsi a zero, verso qualsiasi destinazione. Come è noto, l’intenzione sarebbe quella di tornare alla Juventus - come ribadito anche a Marotta - , sotto la guida di Massimiliano Allegri, tecnico con il quale si è creato un feeling speciale e di cui conosce a memoria le richieste dal punto di vista tattico.
LA SITUAZIONE – L’affare Pjanic e quello Locatelli non sono collegati tra di loro; uno non esclude l’altro. Nella giornata di domani, la Juventus potrebbe avere un contatto con l’entourage di Miralem per discutere i termini di un eventuale contratto che riporterebbe il calciatore a Torino. Prima di finalizzare la trattativa, però, la società bianconera deve liberare uno slot a centrocampo. Slot che, in questo momento, è occupato da Aaron Ramsey. Il calciatore gallese, nonostante le recenti parole di Allegri nel post Trofeo Berlusconi, non rientra più nei piani del club, a causa dei numerosi problemi fisici che hanno accompagnato la sua avventura in bianconero. Il problema, però, è che nonostante un Europeo giocato discretamente, le mail degli uomini di mercato della Juve non sono piene di offerte per il gallese, anzi. L’intenzione di Pjanic e della Juventus è quella di riunirsi in sodalizio e questa sarà la settimana decisiva per sbloccare o meno l’affare. La situazione, però, è in divenire e legata soprattutto al futuro di Ramsey.