commenta
Sono giorni concitati negli uffici della Continassa. Nel quartier generale della Juventus, i dirigenti passano da un ufficio all’altro, da un fronte all’altra, tra una telefonata e l’altra. C’è la matassa rinnovi da sbrogliare, le strategie di mercato da definire, i risultati sportivi da raggiungere; in mezzo a tutto questo, anche la questione Morata.
 
L’attaccante spagnolo, dall’arrivo di Vlahovic e lo spostamento in campo, è un altro e il suo apporto alla squadra è decisamente aumentato. Allegri lo ha definito come uno dei “Top in Europa”: i messaggi di stima non sono mai mancati e sono stati fondamentali per la sua permanenza a gennaio. Stima che, se da una parte si tramuta in gol e prestazioni di alto livello, dall’altra parte si concretizza con il lavoro della dirigenza per trattenere Morata a Torino. 20 i milioni già versati nelle casse dell’Atletico Madrid, 35 la cifra precedentemente pattuita per il riscatto. Cifra che la Juve non intende sborsare e che vorrebbe abbassare a 20-25 milioni. Come riporta La Gazzetta dello Sport, però, i Colchoneros non possono accettare uno sconto, perché farebbe registrare una minusvalenza che andrebbe a gravare sui conti già precari del club.
 
La trattativa, però, procede e a spiegarne i dettagli è la Rosea: “È indispensabile fare un passo indietro per entrare nei meandri di questa complessa vicenda. Quando nel gennaio 2020 l’Atletico rileva Morata dal Chelsea paga subito 18 milioni di euro e completa il transfer in estate, impegnandosi per altri 35 milioni. Dunque l’operazione grava per 53 milioni con un ammortamento spalmato sino al 2024. Insomma la società spagnola si condannerebbe ad una minusvalenza se accettasse nel 2022 una cifra inferiore a quella pattuita nel settembre 2020 con i bianconeri. Perciò adesso si sta lavorando su una nuova formula che permetta alla Juve di spalmare almeno in due anni (se non proprio tre) l’onere del riscatto, ma sempre con la formula del prestito. Questo per permettere alla società madrilena di azzerare l’ammortamento e di concedere il decisivo ribasso”.
 
Come si diceva, le parti lavorano, per provare a chiudere una trattativa complicata. Al lavoro sono anche i legali dei club: dal prossimo anno scattano le nuove norme che restringono la possibilità di fare prestiti.  Gli avvocati, quindi, devono definire, insieme alla FIFA, quale sia l’esatta posizione giuridica di Morata, perché anche questo potrebbe essere uno dei fattori ad influire nella trattativa. Le parti sono impegnate a chiudere, quindi; la trattativa è complicata, ma la volontà della Juve è chiara: il binomio Allegri-Morata funziona e non lo si vuole spezzare.