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Rientro anticipato, qualche giorno per staccare e riflettere, poi la decisione. Paul Pogba è tornato dagli Usa per l’infortunio al ginocchio destro, lesione del menisco esterno, e deve decidere come, dove e che intervento organizzare dopo i vari consulti. Oggi rientrerà a Torino prima di un nuovo viaggio, mentre domani raggiungerà Lione, come spiega Tuttosport. E' atteso da Bertrand Cottet-Sonnery, specialista a cui nei mesi scorsi si è affidato Zlatan Ibrahimovic, il tutto dopo la visita negli Stati Uniti. Solo a quel punto lui e la Juve sceglieranno la strada migliore: terapia conservativa o intervento? E quale: sutura, con 3 o 4 mesi di stop, oppure rimozione con meno di 60 giorni out?

I DUBBI - Come riporta anche il quotidiano, Pogba viene descritto un po’ titubante e spera ancora di poter evitare l’eventualità di finire sotto i ferri, anche per non mettere a rischio il Mondiale in Qatar. Il parere di Bertrand Cottet-Sonnery sarà illuminante e probabilmente determinante per il campione juventino. In attesa del consulto lionese, la sensazione più diffusa è che sarà difficilmente evitabile dribblare ogni tipo di operazione. E tutti si augurano che il francese possa cavarsela con un intervento poco invasivo e un rientro entro 40-60 giorni. Quale? La meniscectomia, cioè l’asportazione del pezzettino di menisco rotto. E a quel punto salterebbe Sassuolo, Sampdoria, Roma, Spezia, Fiorentina oltre alle prime due del girone di Champions League. La sutura, invece, lo riporterebbe alla Juve dopo il Mondiale, a inizio 2023. E da questo dipende anche il mercato...