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La Juventus ha vinto 4-2 contro lo Zenit e i segnali positivi per Allegri sono diversi: la qualificazione agli ottavi di Champions League con due turni di anticipo, la prova maiuscola di Dybala, il ritorno al gol di Chiesa Morata, ma soprattutto l'atteggiamento. Grande intensità nel primo tempo, finito beffardamente 1-1, e una ripresa dominante per numero di occasioni. Una Juve così non si vedeva da tempo e non era affatto scontato dopo quanto successo con Sassuolo Verona. Il ritiro sembra aver fatto bene alla testa dei giocatori, capaci di infiammare l'Allianz e di uscire tra gli applausi.

Ma Juve-Zenit non è stata solo la partita di chi è finito sul tabellino dei marcatori: tra i migliori in campo c'è anche Weston McKennie, che il gol lo ha comunque sfiorato, elogiato a fine partite dallo stesso Allegri. Non è ufficialmente sul mercato, ma è tra i papabili giocatori in uscita per fare cassa. La prestazione in Champions, però, ha sottolineato l'unicità delle sue caratteristiche rispetto al resto della rosa: con una Juve più offensiva nelle intenzioni, lo statunitense è forse imprescindibile

PRIMA VOLTA - Per la prima volta in questa stagione Massimiliano Allegri schiera McKennie Locatelli in mezzo, insieme, in un centrocampo a quattro: RabiotBentancur Arthur partono tutti dalla panchina. C'è bisogno di intensità, di pressing e di dinamismo per cancellare il doppio ko con Sassuolo e Verona. E i due titolari, contro lo Zenit, nella testa dell'allenatore, rappresentano la coppia giusta per far male ai russi. La mossa si rivela vincente, perché il pressing aggressivo portato da entrambi spaventa gli avversari, che cadono dopo 10 minuti ma rischiano di subire il raddoppio in più occasioni. L'autogol di Bonucci è l'occasione per ravvivarli, ma i bianconeri riprendono subito in mano la partita. Anche grazie all'inedita coppia del centrocampo.

GOL SFIORATO - Prima dell'intervallo, la Juve va vicina al vantaggio anche con McKennie, l'unico a segnare con Sassuolo e Verona. Nella scorsa stagione aveva realizzato 5 reti in Serie A e 1 in Champions League, competizione in cui quest'anno è ancora a secco. Sfiora la rete a fine primo tempo quando, sull'1-1, il suo colpo di testa viene respinto da Kritsyuk. Ma è l'assolo al 72' che esalta lo Stadium, quando palla al piede parte da centrocampo saltando diversi avversari, entra in area e calcia con forza: lo ferma solo la traversa, sarebbe stato il gol del 3-1.

MERCATO - Seppur senza gol, la bontà della partita di McKennie è stata sottolineata da Allegri a fine partita. "Ha fatto una bella prestazione e in questo momento sta bene". Ma sullo sfondo c'è l'ombra del mercato e del bilancio: bisognerà capire quali saranno le strategie della dirigenza, visto che il texano - almeno fino a ieri - era ritenuto uno dei giocatori sacrificabili per fare cassa. Dopo la prova maiuscola contro lo Zenit, però, sarà difficile privarsene a stretto giro. In rosa non c'è una alternativa simile per caratteristiche: la notte di Champions potrebbe aver cambiato il suo futuro?