Tanta corsa, ma anche tattica, tecnica individuale e di gruppo e fasi più leggere, di gioco e divertimento. A raccontare nel dettaglio l’allenamento della Juventus di due notti fa (orario italiano) è Tuttosport: “L’americano (McKennie ndr) è in campo. Scherza con Angel Di Maria . «Scommettiamo che faccio passare la palla sotto tutti quei mini ostacoli senza farle mai toccare i bordi?». Missione fallita. Non di meno Weston continua a stuzzicare il nuovo arrivato, divertito. Palla in cielo, e vediamo se la stoppi. Pure il vice presidente Pavel Nedved , in un angolo vicino alla porta, non resiste al richiamo del pallone e qualche numero se lo concede. Palleggio, tiro, gol”.
Terminata la fase di preriscaldamento e gioco, si comincia a fare sul serio, prima con esercizi fisici e aerobici, poi i gruppi di lavoro vengono divisi in due, da una parte Allegri, dall’altra Bianco: “Primo esercizio: «Lo smarcamento, il passaggio, il controllo, il passaggio sul piede giusto al compagno: è un tempo di gioco in meno! Dai che ci serve, la palla va piano in partita, deve andare più forte la palla!». Si procede così per un po’: lavorando sui fondamentali (ricevi, servi, scatta alla postazione dopo come una lancetta che percorre un orologio: le sagome gialle poste in cerchio scandiscono le varie tappe del percorso)”.
Alla fine, ancora un divertente aneddoto con Cuadrado e Allegri protagonisti: “Prima del rompete le righe, un po’ di corsa. Da una linea all’altra del fondo campo, a ritmi precisi ben scanditi. Siparietto finale prima del rompete le righe: «E’ l’ultimo, dai». Replica Cuadrado , testuale: «Mister, se vuoi te ne regaliamo uno ancora!». Allegri si dimostra fiero: «Oh, bravo! Carattere! Così»”.