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Non è ancora la Juve di Massimiliano Allegri, neanche lontanamente. Anzi, per citare Il Corriere dello Sport, l'attuale struttura della rosa bianconera ha più le sembianze di un "castello di carta", motivo per cui il tecnico livornese sta vivendo con sufficiente inquietudine questa fase di stallo sul mercato. La ricostruzione sta viaggiando a un ritmo più lento del previsto, l'unica certezza, seppur non ancora formalizzata, sembra essere il ritorno di Paul Pogba. E il tempo è tiranno, quest'anno più che mai, perché il 4 luglio è ormai dietro l'angolo: alla data del raduno che segna l'inizio ufficiale della stagione 2022-23 mancano solo 18 giorni.

Meno di tre settimane, insomma, e si riparte per una delle annate più atipiche che si ricordino, in cui la Juve non potrà correre il rischio di incappare in una falsa partenza che, con lo stop per il Mondiale a metà novembre, rischierebbe di compromettere un'intera stagione, in Italia e in Europa. Ecco perché Max vorrebbe avere per il 4 luglio la rosa più completa possibile, un desiderio che però si scontra con la realtà dei fatti che parla di zero acquisti a fronte di tante uscite, considerando gli addii di Giorgio Chiellini, Paulo Dybala e Federico Bernardeschi, ai quali si aggiunge quello probabile di Alvaro Morata. Senza dimenticare i timori di perdere Matthijs De Ligt e la necessità, che ancora non ha trovato una risposta concreta, di dare un nome ai tanti obiettivi in lista per ogni reparto. Il tecnico, ormai è noto, chiede un mix di freschezza ed esperienza, giocatori di qualità e leadership in grado di fare subito la differenza. Allegri sa di non poter fallire, ma vuole anche gli "strumenti" giusti per poter impostare il suo lavoro. Quando si vedrà la sua Juve?