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Mauro: 'Vlahovic studi Batistuta, così può vincere con tutti. Miglioramenti? Il primo tocco...'
MIGLIORARE - «Tecnicamente è un giocatore fatto, non ha niente da imparare. Dire che non sa stoppare una palla sarebbe una sintesi stupida, è ovvio. Ma non riesce a mettersi nelle condizioni di calciare in porta con il primo tocco e, nel calcio di oggi il primo tocco determina sia la giocata, sia il tiro in porta, sia il passaggio filtrante. Vlahovic, dicevamo, ha sempre l’uomo attaccato. Ma non esistono grandi giocatori a cui vengono lasciati spazi! Quindi lui deve sapere che è così, e quindi deve velocemente capire come fare per poter toccare la palla una volta sola e calciare in porta. Se fa due tocchi, non calcia in porta. Si tratta di tecnica abbinata a rapidità di pensiero. Ma chiaramente quando hai i battiti a 180 e sei meno lucido, diventa tutto più difficile».
COME BATISTUTA - «Batistuta! Tecnicamente non era un giocatore eccelso: non aveva dribbling... Però lo ha capito e ad un certo punto prendeva la palla solo davanti. Spalle alla porta la pendeva due volte a partita, poi se la faceva sempre buttare davanti e lì era incontenibile. Perché sia fisicamente, sia come corsa, sia come calcio in porta era straordinario. Forse a Vlahovic bisognerebbe far vedere i movimenti di Batistuta per imparare come prendere la palla in corsa faccia alla porta. Così sì che potrebbe vincere sempre il confronto con il difensore: perché è forte, sa sgomitare, ha il piede destro portante fortissimo. E non lo spostano».
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