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Massimo Mauro, a Tuttosport, racconta Napoli-Juve.

LOTTA SCUDETTO - "O Spalletti e Allegri fanno miracoli, o sarà difficile competere con Inter e Milan. Da parte della Juve c’è l’abitudine al successo sviluppata negli ultimi dieci anni. Per quanto riguarda il Napoli non credo che screditare il calcio aiuti a vincere e mi riferisco a De Laurentiis. Se dici che vincere non conta e che lo Scudetto ti è stato scippato crei un alibi ai giocatori. Non è il modo per rendere vincente un gruppo".  

SPALLETTI O ALLEGRI - "Quello di Allegri. Perché ha già vinto ed è in un ambiente dove se arrivi secondo hai fatto male, dunque ha più pressione. Il Napoli se arriva secondo ha fatto un grande campionato e se va in Champions ha fatto meglio della scorsa stagione".

CHE IMPRESSIONE - "Il Napoli mi sembra capace di rispettare il suo ruolo: lottare per andare in Champions e, se fanno i fenomeni, per lo Scudetto. La Juve per motivi diversi è stata preoccupante a Udine e contro l’Empoli e Allegri dovrà trovare delle contromisure. Ero allo Stadium e la squadra sembrava a fine stagione, stanca: da vedere se dipende dalle scorie dell’Europeo. Poi Dybala, Chiesa e Cuadrado provavano a risolverla da soli e Bonucci, che se gioca in spazi stretti ed è l’uomo in più quando imposta è il migliore, in spazi larghi va in difficoltà. Una Juve troppo brutta per essere vera, ma forse è il caso di capire prima di tutto come proteggere il portiere e poi si vede".

DIFESA A 3 - "Sì. Far giocare assieme De Ligt, Bonucci e Chiellini mi sembrerebbe, almeno per il momento, la soluzione migliore, vista la condizione e visto il centrocampo. Per quello dico che Allegri ha il compito più complicato. Deve inventarsi delle contromisure, ma per esempio non ha un regista: Locatelli mi piace moltissimo da mezzala ma non da play. Può giocare con due mediani, ma ripeto, ha un compito complicato".

NAPOLI FAVORITO - "Sì, sicuramente. La coppia Osimhen-Insigne mi piace, così come la compattezza del centrocampo che sa difendere e impostare. La Juve dipenderà da cosa si inventa Allegri. L’assenza di Chiesa sarebbe pesante, è il giocatore più importante. Però deve pensare di più, rallentare e giocare anche senza palla: se ci riuscirà diventerà irresistibile, una delle ali più forti al mondo". 

SU DYBALA - "Ci sono cose difficili da capire attorno a Dybala. Come è difficile capire perché la questione Ronaldo si è risolta così tardi. Certo il tira e molla sul contratto durante il campionato non è un granché: questa domanda diventerà uno stillicidio e a ogni errore se ne parlerà. Non inciderà di certo sul suo impegno in campo ma sarà difficile gestirla fuori. Quanto al campo Dybala è un giocatore straordinario, bellissimo, ma non ha mai convinto un allenatore a ritenerlo indispensabile. Spero per la Juve di sbagliarmi e che faccia questo scatto in questa stagione. Dove indispensabile magari lo è comunque perché gli attaccanti sono lui, Morata e Kean".

KEAN - "Kean per completare un reparto impegnato su tutti i fronti ci sta. Però la Juve lo ha venduto, l’Everton lo ha venduto, il Paris Saint-Germain non lo ha confermato... Quanto a Ronaldo deve togliersi dalla testa di essere il migliore di sempre: ne ha tanti davanti. Però è un giocatore formidabile e mancherà".