FUTURO - “I bambini, i giovani sono il futuro. Oggi sono più maturo, sono cresciuto e tra poco dovrò passare il testimone nel miglior modo. Invecchiando, il ruolo di calciatore ti sta ancora più a cuore. La maturità fa sì che tu voglia essere un esempio. Un modello a livello sportivo, ma anche fuori dal campo. Oggi sono una persona conosciuta, quando cammino per strada la gente mi riconosce e quindi penso che devo essere un esempio come calciatore e uomo”.
FIGLI - “I miei figli mi prendono molto tempo ed energie, sono bambini dinamici che vogliono fare tutto. Le mie bambine fanno ginnastica, il maschio gioca a calcio. Poi c’è la scuola, ormai parlano tutti italiano meglio di me. Sono tutto per me, la mia vita”.
ASSOCIAZIONE - “Ho sempre voluto avere un’associazione, per poter restituire ciò che mi è stato dato, è importante per me. Sono stato fortunato ad avere un’infanzia abbastanza felice, e so che non è così per tutti. Posso vederlo tra parenti che sono rimasti nel proprio paese d’origine, o tra amici che non hanno avuto la mia stessa fortuna. Quando ho cominciato la mia carriera, avevo già questa idea. Les Tremplins è stato un grande successo. E’ un piacere perché mi dà l’opportunità di rendere felici i bambini, con le donazioni fatte siamo riusciti ad iniziare i lavori in Congo. E continuiamo, non li lasciamo soli, vogliamo fare il massimo”.
