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Alessandro Matri, al canale Twitch della Juventus, ha parlato della sua esperienza in bianconera. 

RICORDI - "Dalla prima col Notts, fino al gol col Parma, annullato ingiustamente. Non mi ricordo, mi sembra sullo 0-0. L'arbitro me lo ricordo ancora. Il primo contro il Genoa, i primi due, 2-2 finì. Ricordo eccezionale, poi se mi chiedi quelli che ricordo più volentieri, la doppietta con l'Udinese mi è rimasta dentro il cuore. L'Udinese era avanti ed era molto importante, atmosfera particolare, nevicava forte". 

ANEDDOTO - "Nel primo tempo avevo giocato così così. Avevo già visto Quagliarella e altri tre attaccanti che si scaldavano. Pensavo che Conte mi sostituisse, poi cross di Estigarribia e gol e abbiamo prolungato la partita. Mi ricordo ancora con piacere". 

VEDERE GLI ALTRI - "Ero un titolare, rientravo molto nelle rotazioni. Davi sempre un occhio a chi si scaldava, era più probabile che sostituisse Vucinic o un altro. Tu scendi in campo per far bene, non dai qualcosa in più".

STADIUM - "Venivo da Cagliari, medio piccola del campionato. Storia importante ma era la prima volta dove una tifoseria mi faceva cori personali. Sentire 40mila tutte le domeniche... poi fortunatamente incise con la vittoria degli scudetti. Sentire lo stadio tutte le domeniche ti rimane dentro, avevi uno stadio attaccato al campo e sentivo quello che non avevo ancora sentito prima. Negli anni lo sentivo anche da avversario. La tifoseria mi aveva accolto alla grande, ho sempre sentito l'affetto dei tifosi bianconeri. Per me rimane dentro". 

VECCHI COMPAGNI - "Ho legato veramente con tanti, eravamo un gruppo di tanti italiani e rafforza il gruppo e hai più possibilità di fare gruppo. Con Pirlo ho diviso la camera, continuiamo il rapporto, Simone Pepe e Andrea Barzagli. Contatti forti. Col presidente Agnelli manteniamo un bellissimo rapporto e c'è affetto".

IL GOL SENZA SCARPA - "Fu il secondo allo Stadium! Nel contrasto ero andato a saltare con Gonzalo della Fiorentina, nel cadere mi ha preso il tacco dietro. Mi sono piegato e la palla era già ad Arturo e ho detto: vado e mi gioco tutto! Mentre appoggiavo il calcio mi si è tolta la scarpa e sono anche scivolato, per fortuna è entrata. La scarpa mi aiutava, sennò era complicato"

GOL SBAGLIATI - "Ricordo ancora un Juve-Inter che vincemmo con gol di Caceres e forse Pogba, io prima avevo avuto due occasioni di testa che non riuscii a concretizzare. Sono partite sentite e le senti all'ennesima potenza. Sono partite dov'è bello mettere il marchietto".

COSA RESTA LA JUVE - "La Juve è stata la donna della mia vita, fare bene in una piazza grande è diverso rispetto ad altre con meno aspettativa. Lì ho vinto, ho lasciato ricordi sportivi e umani. Per me, se mi parli della Juve, per come mi accoglie la gente, ricordo con molto piacere. Indelebile, ricordo il pre Juve e la tensione che avevo, ricordo anche il giorno che sono andato via. Tornare al Milan era importante". 

IL RITORNO - "Mi ha ripagato, c'era da parte mia un po' di paura. I ritorni non sono mai molto fortunati, c'è stata la famosa Coppa Italia che mi ha salvato".