Secondo quanto riportato dal sito della Juve, come già accaduto negli anni scorsi anni l’obiettivo di questi incontri è stato il contrasto al match fixing, la lotta alle frodi sportive e l’educazione di tutti i calciatori, dai più giovani ai più esperti. I bianconeri hanno partecipato agli incontri con l’avvocato Marcello Presilla, responsabile Integrity per l'Italia di Sportradar AG, che ha spiegato agli atleti il fenomeno del match-fixing in tutte le sue forme, illustrandone anche i rischi e le conseguenze. I cosiddetti fixers sono veri e propri criminali che “agganciano” i giocatori intrappolandoli nelle truffe, invischiandoli in un meccanismo che pregiudica il futuro e la credibilità degli atleti e in generale del mondo del Calcio.
Federico Cherubini, Head of Football Teams and Technical Areas di Juventus, ha commentato: "Incontri come quello di oggi a cui hanno assistito i nostri ragazzi della prima squadra, della Primavera e dell’Under 17 sono fondamentali per responsabilizzare i calciatori su un tema importante come la correttezza dentro e fuori dal campo. Siamo molto attenti alla formazione dei nostri tesserati al fine di contribuire a rendere più bello il mondo del calcio, elevandolo a modello di riferimento per i giovani di oggi".