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Ex Juve, Marrone al BN: 'Conte controllava che nessuno 'rubasse' metri di corsa, spero torni'
Ne ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni
Le parole dell'ex Juve Luca Marrone in esclusiva a ilBianconero
- Hai vissuto l'ambiente Juve per tanti anni, fin da giovanissimo. Quali sono i tuoi ricordi più belli?Ci sono cresciuto, facendo tutta la trafila delle giovanili. Ma il ricordo più bello è indubbiamente quello legato al pomeriggio dell'addio di Alex Del Piero, una leggenda: quel giorno (il 13 maggio 2012, nella partita contro l'Atalanta all'Allianz Stadium, ndr.) ho anche segnato un gol, davanti a tutta la mia famiglia. Un momento bellissimo, indimenticabile.
- Oggi la Juve si trova in una situazione simile a quella di allora...
Effettivamente sì, innanzitutto perché anche nel primo anno di Conte non era impegnata in Champions League e si poteva concentrare solo sul campionato. Poi arrivava da risultati negativi, da una fase di difficoltà, ma si è sempre compattata ed è riuscita a uscirne, proprio come oggi. E adesso la Juve è lì, speriamo vada a finire come nel 2012.
- Quindi con lo scudetto, intendi...
Da tifoso spero davvero che possa riuscirle il sorpasso definitivo all'Inter, che però è molto attrezzata, ha una rosa completa e giocatori forti che possono competere su più fronti. I favoriti restano i nerazzurri, ma spero che la Juve possa farcela sul lungo termine.
- Com'era davvero il lavoro con Conte?
Pesante (ride, ndr.). Antonio è un "martello" anche sotto l'aspetto mentale, con lui devi essere sempre connesso al 100%. Nei suoi allenamenti si andava a mille all'ora, lui era sempre lì, "in agguato", a controllare che nessuno rubasse un metro nelle corse, super concentrato dal lunedì alla domenica, senza mai mollare. Poi i risultati gli davano ragione, quindi motivava tutti.
- Ti piacerebbe rivederlo alla Juve?
Allegri sta indubbiamente facendo un gran lavoro, è bravissimo come gestore di campioni, ma Conte è stato il primo che ha creduto in me e che mi ha dato fiducia. Quindi sì, mi piacerebbe rivederlo in panchina, da tifoso in primis: ogni tanto si sentono voci in merito, e io in fondo ci credo.
- Questa sera la Juve inizia il suo percorso in Coppa Italia, pensi che possa arrivare fino in fondo?
Sono sicuro che ci punterà molto: è una competizione importante, che offre la possibilità di alzare almeno un trofeo a fine stagione, cosa che fa sempre bene. Poi ogni anno in Coppa ci sono rotazioni in rosa, ma secondo me la Juve la affronterà al massimo.
- Al Lecco hai trovato Sersanti, grande protagonista in questa prima metà di stagione in Serie B dopo l'esperienza in Next Gen: come lo vedi?
Alessandro è fantastico, si allena sempre benissimo e ha qualità importanti. Se continua così può togliersi grandi soddisfazioni, lo sta dimostrando ogni giorno.
- Proprio alla luce della sua esperienza, cosa pensi del progetto della Seconda squadra?
Lo ritengo sicuramente interessante e utile, perché permette a ragazzi giovani di mettersi subito alla prova con il calcio "vero", in un campionato come quello di Serie C dove si gioca forte; così crescono più velocemente.
Si ringrazia Luca Marrone e l'Ufficio stampa del Lecco per la disponibilità
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