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Dopo essersi passati a vicenda il primo posto in classifica e di conseguenza anche i favori del pronostico per lo scudetto, Inter e Milan hanno deciso di non volerlo più quel "ruolo", scaricando responsabilità e pressioni sulla Juventus. "La Juve è favorita per lo scudetto avendo il vantaggio di non giocare le coppe" aveva detto qualche settimana fa l'allenatore rossonero, Stefano Pioli. Copia e incolla da parte dell'a.d dell'Inter Beppe Marotta. Strategia comunicativa o pensiero reale? In ogni caso, qualcosa stona in queste dichiarazioni.

Il Milan è primo in classifica avendo vinto tutte le partite tranne il derby, con un calendario già impegnativo rispetto alle rivali (già affrontate Inter, Lazio, Roma). In casa Inter invece, fin dall'estate, tutti, giocatori, dirigenti e allenatore, hanno dichiarato che il vero obiettivo della stagione è vincere lo scudetto. Lo stesso Marotta, più volte anche negli ultimi giorni ha rimarcato la forza dei nerazzurri, affermando che questa è l'Inter migliore da quando è a Milano (quindi anche della squadra che vinse il campionato con Conte). E allora come fa la Juventus ad essere la favorita?

Da luglio a Torino, società allenatori e giocatori hanno coerentemente sempre parlato di obiettivo Champions League, consapevoli di un mercato che ha visto più giocatori partire di quelli che sono arrivati. Senza poi nascondere ambizioni più grandi se i risultati dovessero premiare i bianconeri. Ecco, non partecipare alle competizioni europee è un vantaggio, senza dubbio e può essere un fattore per colmare il gap e competere per i primissimi posti come sta facendo in questo inizio di stagione. Da competere a diventare la favorita numero uno ce ne passa. Anche alla luce di quanto successo extra campo, con Allegri che non potrà contare su Paul Pogba e Nicolò Fagioli senza poterli sostituire fino a gennaio, parlare di Juve candidata principale allo scudetto sembra molto più una strategia che un pensiero reale.