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Beppe Marotta parla così del caso scommesse: "Assisto all'ennesimo scandalo, mi ricordo il Totonero di inizio anni '80. La scommessa cos'è? A mio giudizio, un vizio e un aspetto negativo, anche se viene pubblicizzata pure a livello statale. Fa parte della società, del dover convivere con ragazzi che vanno aiutati nella loro crescita: sono persone che cambiano da un giorno all'altro, diventano ricchi e famosi. Con la facilità dei soldi si lasciano andare anche ad altro".

GIOCATORI DIVERSI - "Intanto oggi ci sono gli strumenti con i quali ci si può divertire e fare cose sbagliate. Gli elementi di tentazione una volta erano molto inferiori, oggi il telefonino è fonte di tutto: di soddisfazione, di pericolo, di adrenalina. Ci sono aspetti positivi e altri fattori di rischio, è normale che ci possa essere una certa fragilità da parte dei giocatori, che per motivi diversi si lasciano andare a leggerezze. La colpa è anche dei dirigenti, sia delle istituzioni calcistiche che dei club che dei procuratori che del sindacato: tutti facciamo troppo poco per evitare queste tentazioni ai ragazzi".