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Claudio Marchisio è stato forse il primo dei pretoriani di Max Allegri. Uno di quelli anche rigenerati dal cambio di guida tecnica in panchina nell'estate del 2014. Ora quattro anni dopo, è tutto cambiato. Il Principino è stato un titolarissimo fino a quel maledetto infortunio che lo ha fermato nel momento migliore della propria carriera e dal quale in un modo o nell'altro non è mai riuscito a recuperare realmente. Primo della fila anche tra Pirlo, Pogba e Vidal. Ultimo nelle gerarchie di Allegri quattro anni dopo. Una griglia di partenza e di arrivo, difficile da scalare o forse impossibile anche guardando all'arrivo di Emre Can, senza badare a chi ancora potrà indossare la maglia bianconera tra i tanti profili seguiti e trattati sul mercato. E allora, che fare?

 

DECIDE LUI – La situazione è chiara, cristallina. Nessuno in casa Juve lo metterà mai alla porta. Ma nessuno in casa Juve può assicurargli che potrà d'ora in avanti trovare più spazio, quello spazio che ritiene di meritare. Anzi, non è difficile immaginare che l'utilizzo in campo del Principino vada via via diminuendo ulteriormente. La posizione della società, come quella di Allegri, è chiara: se Marchisio vuole restare, la Juve sarà ben contenta di avere un senatore come lui fondamentale per aiutare l'inserimento dei giovani, continuando a onorare il ricco contratto da 3,5 milioni di euro netti a stagione fino almeno alla naturale scadenza del 30 giugno 2020. Se al contrario Marchisio volesse un ruolo diverso, più centrale, più da protagonista, dovrà trovarlo altrove. Individuando una piazza in grado di garantirgli ciò che chiede e allo stesso tempo accontentare le richieste del club bianconero, che pure non si metterà di traverso nel caso in cui volesse andare. Decide Marchisio. Il cuore non ha dubbi, dice sempre e solo “Juve a vita”. La testa invece lo porterebbe in un'altra squadra dove potersi sentire importante anche e soprattutto in campo, non soltanto fuori. Proprio come la pensa il suo entourage, composto da amici, parenti e persone fidate. Ma la decisione spetta a Marchisio. Che ha iniziato questo ciclo come primo. E lo sta chiudendo come ultimo.