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Il rito pre partita di Claudio Marchisio? Vecchio stile. Lo racconta nell'ultima intervista a Cronache di Spogliatoio: "Alla Dani Alves o serio? Per me serissimo, sono cresciuto così. La prima volta in prima squadra c'era Fabio Capello, c'era Italo Galbiati, non c'erano cuffiette, musica o casse, si arriva in spogliatoio tutti concentrati. Chi faceva esercizi, chi chiudeva gli occhi, chi parlava con l'altro su cosa fare in campo, non c'era nulla di ciò che c'è ora. Io l'ho vissuto quello che c'è ora, all'inizio era inconcepibile vedere un ragazzo che ballava per concentrarsi. Non la capivo, era sbagliata per me. Ma poi vedevo che scendendo in campo faceva una grande prestazione. E se provavi a togliergliela era anche più nervoso, era un mezzo per loro. Io la musica la sentivo in pullman, fino allo spogliatoio, dove non c'erano più telecamere, il rumore dei tifosi e così via".

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