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Alla fine il tanto chiacchierato innesto per la difesa della Juventus si è risolto, negli ultimi giorni di mercato, in un profilo duttile ed esperto come Benedikt Höwedes. L'ex Schalke dovrebbe comunque essere utilizzato principalmente come terzino destro - come dimostra l'esclusione di Stephan Lichtsteiner dalla lista Champions - e il capitolo centrale, negli uffici bianconeri, è semplicemente rimandato. A giugno arriverà Caldara, ma la fragilità di Chiellini e le continue incertezze sull'asseto ideale della retroguardia dovrebbero portare ad un ulteriore acquisto. Lo sguardo di Marotta e Paratici è allora puntato su due diversi profili, entrambi pronti al rinnovo ma con un futuro che potrebbe cambiare radicalmente. 

DE VRIJ - Il primo nome è quello di Stefan de Vrij, in scadenza nel 2018 e pronto a firmare un prolungamento annuale con la Lazio. Lotito non vuole perdere la sua colonna a parametro zero e spinge per una clausola rescissoria pari a 30 milioni di euro. Diversa la valutazione dell'entourage del giocatore, fermo a 25 milioni e con un discorso aperto da tempo con la Juventus. I bianconeri hanno lavorato a lungo sul nazionale olandese - inizialmente come occasione da svincolato - ma la prossima estate le strategie finiranno per coinvolgere l'esercizio di tale clausola: un prezzo tutto sommato abbordabile per un centrale fra i più decisivi del nostro campionato. 

MANOLAS - Differente la situazione di Kostas Manolas, entrato anche lui nella lista degli obiettivi della Juve, a maggior ragione dopo la cessione sfumata allo Zenit e un rapporto che sembrava ormai compromesso con l'ambiente giallorosso. Ma Monchi, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, è adesso all'opera per convincere il centrale greco a rinnovare il proprio contratto (in scadenza nel 2019). Sul tavolo del giocatore c'è anche un ricco adeguamento dell'ingaggio, con un summit decisivo atteso per le prossime settimane. In questo caso, l'eventuale firma di Manolas lo farebbe automaticamente allontanare dall'orbita bianconera, rinforzando al contrario la posizione dell'ex "sacrificabile" in casa Roma.