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Con il terzo double di fila in tasca (terza Coppa Italia più sesto scudetto consecutivo) e una finale di Champions League all’orizzonte, in casa Juventus gli occhi sono tutti puntati verso i risultati di questo storico finale di stagione. Difficile pensare a qualcosa che vada oltre la fatidica data del 3 giugno: eppure, da Corso Galileo Ferraris, la programmazione non finisce mai. Tra mercato in entrata e in uscita, questi sono anzi giorni decisivi soprattutto per quanto riguarda il futuro di Mario Mandzukic.

FOLLIE TURCHE - Mandzukic è diventato nelle ultime settimane un vero e proprio pallino per il Beşiktaş dell’imprenditore turco Orman, pronto ad investire circa 20 milioni di euro per il cartellino dell’attaccante croato, per cui è già pronta un’offerta da 7 milioni stagionali. Una prospettiva - quella della partenza del numero 17 bianconero - che, come già anticipato negli scorsi giorni da ilBiancoNero.com, deve fare i conti con la volontà da parte della Juve di blindare il proprio attaccante. Le “prove di rinnovo”, secondo quanto riportato da Sky Sport, sono iniziate già oggi, con l’agente Ivan Cvjetkovic presente a Vinovo per parlare del futuro del proprio assistito. Che, dalla sua, non ha certo sbattuto le porte in faccia alla Turchia: al Beşiktaş il 31enne, oltre ad incassare una cifra notevole, potrebbe tornare al suo vecchio e mai dimenticato ruolo di centravanti. Un futuro tutto da scrivere, dunque, con la svolta decisiva attesa dopo la notte di Cardiff: la vittoria o meno della Champions League, in questo senso, potrebbe rivestire un peso notevole nella bilancia di Mario e in quella del club bianconero.

COLPO SULLA FASCIA - La Juve, nonostante l’intenzione di prolungare il contratto di Mandzukic (in scadenza nel 2019) non si troverebbe comunque impreparata di fronte all’eventuale cessione. Nella lista di obiettivi di Marotta e Paratici la priorità va, a prescindere dal mercato in uscita, all’acquisto di un esterno d’attacco. Tra i vari Schick (contatti serrati con la Sampdoria, dopo il sì del giocatore) e Keita (affare complicato dalle resistenze di Lotito, ma che i bianconeri vorrebbero chiudere a parametro zero nel 2018), è sempre viva l’idea Douglas Costa. Ala sinistra di professione, il brasiliano interpreta il ruolo con ovvie differenze - fisiche e tecniche - rispetto a Mandzukic. Ma il suo profilo ha convinto da tempo la dirigenza bianconera, pronta a sfruttare ogni spiraglio aperto da una società "amica" come il Bayern Monaco. La partenza del croato, pedina fondamentale sulla fascia mancina di Allegri, potrebbe così portare la Juve a rompere gli indugi con i bavaresi per il classe ’90. E dare così al 4-2-3-1 dei campioni d'Italia una nuova linfa.