Queste squadre, al contrario, non hanno preso nemmeno una rete da Ronaldo, con l’eccezione del Milan. CR7 ha sì segnato undici gol, ma - rossoneri a parte - il più “nobile” è quello nel derby con il Torino. Poi ha imperversato sulle piccole: Empoli (due), Frosinone, Udinese, Spal e via discorrendo.
Questo non significa ovviamente che Mandzukic sia migliore di Ronaldo (mica siamo matti), ma in questa stagione ha certamente pesato più di CR7. Del resto è una sua abitudine quella di esserci nei momenti decisivi. Prendiamo qualche esempio. Nell’ultima Champions vinta dal Bayern (2013), una delle due reti in finale l’ha segnata Mario, così come è stato lui (con una fantastica rovesciata) e non Higuain a dare una speranza alla Juve nella finale persa 4-1 col Real. E ai Mondiali ha realizzato tre reti: una decisiva negli ottavi, quella della vittoria in semifinale ai supplementari sull’Inghilterra e una (naturalmente) in finale.
Mandzukic è una specie di mostro: quando serve il gol che pesa tantissimo, non manca quasi mai. Eppure abbiamo la sensazione che spesso sia stato spesso sottovalutato nella sua carriera. Il Bayern di Guardiola, per esempio, lo ha scaricato senza tanti complimenti: se dobbiamo migliorare, serve un centravanti diverso. Hanno preso Lewandowski, certamente un grande attaccante, ma in finale di Champions non sono più tornati. l’Atletico Madrid lo ha mollato dopo appena una stagione e la stessa Juve ha pensato che, per dare l’assalto alla Champions, lui non fosse sufficiente ma servisse Higuain. Fortuna che Allegri è uno che bada al sodo: prendete chi volete, ma Mario non si muove.
@steagresti