PESO SPECIFICO - Ma l'importanza del croato non sta solo nella quantità ma anche nella qualità dei gol. L'ex Bayern e Atletico ha segnato in tutti i big match disputati dai bianconeri fino a questo punto della stagione: Lazio, Napoli (due), Milan, Inter e, infine, Roma. Quantità e qualità di gol e di giocate. E pensare che qualcuno 'Mr. No Good' era letteralmente 'un paracarro' di cui i bianconeri avrebbero dovuto liberarsi il prima possibile. Come dice Allegri, però, una cosa è guardare le partite e una cosa è vederle. E lui, Max, le partite vede eccome. Spesso e volentieri anche prima che vengano giocate.
ESEMPIO - Anche Di Francesco a fine partita si è inchinato di fronte alla prestazione del croato: "Dobbiamo prendere anche il buono degli altri. Penso a Mandzukic che ha segnato, rincorso tutti e fatto anche il difensore centrale", ha dichiarato il giallorosso in conferenza. Si, perché anche se Mandzukic è rimasto per giocare centravanti, di fatto Allegri gli chiede di sdoppiarsi durante il match. Davanti c'è sempre (e i numeri lo dimostrano) ma dietro aiuta come quando faceva l'esterno, forse anche di più (vedere la heatmap, per credere). Centravanti a metà, quindi. Una bugia bianca, se così la vogliamo chiamare, che è servita ad Allegri per convincere uno dei suoi giocatori preferiti a rimanere ancora legato alla Signora. Così Mandzukic è due volte decisivo: in attacco, dove segna come non mai, e in difesa, dove fa il terzino o il centrale aggiunto, proprio come nelle stagioni passate. Alla faccia del paracarro.