commenta
Roberto Mancini ha parlato sulle frequenze di Radio24 nel corso della trasmissione Tutti Convocati. Queste le dichiarazioni del commissario tecnico della Nazionale:

MESSI - "Penso che Messi sia a livello di Maradona, ai miei tempi però forse era più difficile perché i difensori erano più arcigni e rispetto ad oggi tanti falli non si vedevano".

RISULTATISTA? - "Preferisco definirmi belgiochista: ho sempre cercato di impostare le squadre per giocare bene e vincere, poi è vero che tante volte non ci riesci, non sempre si può conciliare bel gioco e vittoria".

GIOVANI - "Sono entrato in una situazione difficile per la Nazionale, non era semprlice e dovevamo cercare di fare qualcosa per il presente e soprattutto per il futuro. Questo ci ha fatto capire che era l'occasione giusta per chuamare alcuni giocatori che comunque non erano sconosciuti; tanti erano già stati convocati nelle nazionali giovanili, si vedeva che erano forti e li abbiamo chiamati. Poi i club sono stati bravi a farli giocare; è stato un vantaggio per tutti. Adesso abbiamo convocato allo stage quelli che non eramamo riusciti a vedere e quelli che sono stati lonatani dalla nazionale per un po' di tempo: l'obiettivo era capire che margini hanno e devo dire che sono stati due giorni positivi, abbiamo trovato giocatori bravi e dotati di grande tecnica".

ZANIOLO E BALOTELLI - "Zaniolo è una mezz'ala, quello è il suo ruolo anche se può fare di tutto: ha tecnica, fisico, fantasia e gioca in Serie A da 8 mesi, se ha un calo ritengo sia normale ma ha grandi prospettive come Kean e Tonali. Balo? Beh lo conosco troppo bene e quindi aspetto che continui a migliorare non solo sotto porta, sappiamo che nel campionato francese ha qualità superiori a quasi tutti; mi aspetto che lavori sulle ammonizioni e quando sarà completo potrò chiamarlo.

BILANCIO - "Dopo un anno di azzurro non nascondo che ci sono stati dei momenti difficili perchè passano troppi mesi tra una partita e l'altra, ma nel complesso è stato divertente: siamo felici di vedere gioia negli occhi di chi guarda la Nazionale. Siamo stati abbastanza veloci nel trovare una squadra abbastanza competitiva ma ci sono ancora diverse cose da mettere a posto ad esempio giochiamo tanti palloni e creiamo una mole di gioco senza però realizzare molti gol. Sappiamo che un episodio può cambiare la partita e dobbiamo migliorare in fase realizzativa.

FUTURO - "Nonostante in gioventù il mio rapporto con la Nazionale sia stato un po' controverso, ho passato la vita a Coverciano e le nazionali le ho fatte tutte. Mi è dispiaciuto non riuscire a vincere quel Mondiale (Italia '90) perchè eravamo troppo forti per non vincerlo. Ora la mia speranza è riuscire a vincerlo da allenatore".

EURO 2020 - "Per giocarceli dobbiamo arrivarci, dobbiamo essere bravi nelle prossime due partite (contro Grecia e Bosnia) perché troveremo squadre che lotteranno con noi con noi fino alla fine dopodiché avremo un anno per migliorare".

LE CRITICHE AGLI ALLENATORI - "Sappiamo che qua si esagera sempre; pensiamo a Pochettino: 5 anni al Tottenham, ha una grande squadra e non ha vinto niente, in Italia lo avrebbero ucciso! Stesso discorso per Klopp; in Italia ci sono allenatori che vincono e vencono messi in discussione, la Champions poi non è mai facile da vincere, vince uno".