I GIOVANI - “Mi danno del lei", spiega sorridendo Mancini: "Loro sono giovani, penso che sia anche giusto; forse Zaniolo non si aspettava la chiamata. Non aveva ancora debuttato in Serie A e aveva giocato solo in Primavera. L’avevamo seguito molto agli Europei Under 19 e lui in sei mesi è migliorato moltissimo, però la strada per lui è ancora lunga mentre Kean era nella stessa squadra di Zaniolo agli Europei Under 19. Magari non si pensava potessero giocare così presto in Nazionale".
DA BERNARDESCHI A BALOTELLI - “Un ragazzo che è cresciuto molto come giocatore e come fisico è Bernardeschi. Penso che possa migliorare ancora soprattutto in fase realizzativa. Balotelli? Mario è un giocatore di grande talento. In questo momento, avendo 29 anni, è nel pieno della maturità di un calciatore. È ancora tutto nei suoi piedi e nella sua testa. Avendolo fatto debuttare da bambino, lui sa la stima che ho per lui come calciatore e come ragazzo, però poi in un momento così bisogna fare molto di più. Lui deve esultare quando fa gol, come quando era ragazzino”.
IL PIÙ CREATIVO - "Se c'è un giocatore estroso, quello è Verratti. Non perde quasi mai la palla, è uno che rischia molto anche quando c’è un’uscita di palla dalla difesa. È un giocatore straordinario per le qualità tecniche che ha”.