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Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale italiana, si confessa a DAZN a poco più di un anno da Euro 2020: “Spero che sia una Nazionale che piaccia perché ha dei giocatori tecnicamente bravi equesto può avvicinare tutti i tifosi alla squadra. In questo momento c’è un buon entusiasmo e credo che questo sia molto importante. L’obiettivo? E' qualificarsi agli Europei: le partite della Nazionale sono tutte da vincere, soprattutto per noi che abbiamo un ranking troppo brutto per essere quello dell’Italia”.

I GIOVANI - “Mi danno del lei", spiega sorridendo Mancini: "Loro sono giovani, penso che sia anche giusto; forse Zaniolo non si aspettava la chiamata. Non aveva ancora debuttato in Serie A e aveva giocato solo in Primavera. L’avevamo seguito molto agli Europei Under 19 e lui in sei mesi è migliorato moltissimo, però la strada per lui è ancora lunga mentre Kean era nella stessa squadra di Zaniolo agli Europei Under 19. Magari non si pensava potessero giocare così presto in Nazionale".

DA BERNARDESCHI A BALOTELLI - “Un ragazzo che è cresciuto molto come giocatore e come fisico è Bernardeschi. Penso che possa migliorare ancora soprattutto in fase realizzativa. Balotelli? Mario è un giocatore di grande talento. In questo momento, avendo 29 anni, è nel pieno della maturità di un calciatore. È ancora tutto nei suoi piedi e nella sua testa. Avendolo fatto debuttare da bambino, lui sa la stima che ho per lui come calciatore e come ragazzo, però poi in un momento così bisogna fare molto di più. Lui deve esultare quando fa gol, come quando era ragazzino”.

IL PIÙ CREATIVO - "Se c'è un giocatore estroso, quello è Verratti. Non perde quasi mai la palla, è uno che rischia molto anche quando c’è un’uscita di palla dalla difesa. È un giocatore straordinario per le qualità tecniche che ha”.