IN ISRAELE - "Sarà partita molto complicata, hanno fatto vedere qui buone cose, buoni tiratori e hanno tirato molte volte. Hanno fatto una buona partita col Psg, ambiente molto caldo e bisognerà stare attenti e in certi momenti della partita non dobbiamo ripetere gli errori fatti".
ALLEGRATA - "Tridente in attacco con Milik, Vlahovic e Di Maria? Tutti insieme? E non è un'allegrata se l'ha detto. Al limite farò una cosa che nessuno s'immagina. Serve una partita di compattezza. Bisogna ridurre al minimo gli errori, è successo con il Maccabi quel quarto d'ora, a Milano è stata la falsariga con il Benfica in casa, dove abbiamo avuto la possibilità di fare il 2-0. Poi il rigore, facciamo 10 minuti bene e prendiamo il secondo gol, su queste robe bisogna sicuramente lavorare. La cosa più facile da fare e la cosa più redditizia è quella di avere più compattezza nella partita".
MACCABI - "La formazione che ha sempre giocato, con buone qualità tecniche. Domani, per vincere la partita, serve una grande partita. La cosa basilare sarà avere molta più attenzione nella fase difensiva. Sulle marcature preventive, su quanto concerne i momenti dove noi abbiamo lasciato cose per strada".
LE CATTIVE - "Quali sono 'le cattive' per uscirne? E' un modo di dire. Nel senso che in questo momento serve tirare qualcosa in più. Il dettaglio fa la differenza, il centimetro, l'attenzione. Senza pensare di stravolgere il mondo, ma sicuramente bisogna fare partite in cui serve attenzione, cuore, in maniera diversa".
CON IL GRUPPO - "Quali corde ha toccato? C'è la possibilità domani sera di giocare subito, un'opportunità per rialzarci in piedi. Le due partite avevano illuso un po' tutti, è stato un errore e non bisogna illudersi ma vivere di realtà, cose pratiche. E' un percorso che va fatto crescendo, lavorando con passione, mettendosi sempre in discussione, avendo voglia di arrivare agli obiettivi, creare presupposti. Poi se ci sono squadre più forti, lo vedremo, ma in campo non dobbiamo più fare errori come son successi ripetutamente in varie partite a inizio campionato".
SOTTOVALUTARE L'IMPORTANZA - "Più che la pressione, bisogna essere consci dell'importanza della partita, è una partita complicata e l'ho detto anche prima dell'andata, poi vanno vinte le partite sul campo. Prima vincono tutti, poi si vince sul campo. Bisogna fare una partita di grande attenzione e rispetto, come tutte. Domani non è diversa, tutte le squadre hanno qualità e soprattutto non dobbiamo dare dei vantaggi, che sono quelli che in certi momenti usciamo dalla partita. Questo va sicuramente migliorato".
TENUTA PSICOLOGICA - "Squadra solida? Assolutamente sì".
SI ASPETTAVA PIU' PERSONALITA'? - "C'è un percorso di crescita, ma non dev'essere un alibi e non bisogna avere alibi, ma andare in campo e fare il massimo di quello che bisogna fare, sotto l'aspetto della compattezza, di lottare su ogni pallone, le cose basilari che servono per giocare una partita di calcio. Il cuore, la passione. L'esperienza si fa giocando e pagando certi errori. Fa parte di un percorso iniziato dalla Juve dopo tanti anni di vittorie. Capisco che dall'esterno sembra facile: prendere e cambiare giocatori, finiscono i cicli - perché la vita è ciclica - e dopo 3 mesi vinci e fai. Non è così. Noi mettiamo tutto l'amore e la passione per riportare la Juve nelle posizioni che competono. Ma ci sono le altre che crescono e iniziano nuovi cicli. Dobbiamo lottare. E quindi serve fare di più, molto di più. Riacquistare autostima generale che prima c'era, perché le vittorie ti davano autostima. E su questo bisogna lavorare ogni giorno, crescere per ritornare a quei livelli".
CHIESA - "Assolutamente no, ha fatto due allenamenti con noi ma è indietro. Domani si va ad allenare con i ragazzi, noi siamo fuori. Deve acquistare fiducia nei movimenti e nelle cose di campo. Però sta bene, questo sì. Col Torino assolutamente no".
SOTTO PERFORMANDO - "Sotto performando? La cosa che ho chiesto ai ragazzi, e su questo loro sono d'accordo, è essere più compatti ed eliminare gli errori nella partita. Errori che una squadra che punta a vincere non deve fare".