2
Ha aspettato cinquanta partite, poi gli astri si sono allineati. Come solo il calcio, alle volte, sa fare. Così Manuel Locatelli, il regista atipico e molto spesso bistrattato (altrettanto spesso con una ragione di fondo), diventa l'eroe del secondo mondo della Juventus: quello della speranza, di un barlume di luce che riesce ad andare oltre al quarto posto. Cinquanta gare dopo, Locatelli non solo sblocca la partita e porta in vantaggio la Juventus: ne diventa protagonista indiscusso e indiscutibile. E adesso decide pure. Che non è certo una banalità. 

CORSI E RICORSI - E' stato un altro 22 ottobre, per Locatelli. La data era infatti già segnata in rosso: nel 2016, nello stesso giorno, Manuel divenne giocatore realizzando il gol che consentì al Milan di vincere. Contro la Juventus. La sua Juventus. La squadra per cui aveva sempre tifato e che da due anni ha - in un modo o nell'altro - trainato, raccolto. Provato a raccontare attraverso giocate strette e lanci. Sembra un segno del destino, invece è un destro da lontano, pure deviato, però un atto di coraggio. Locatelli si è preso la Juve nella data che segna inevitabilmente il suo destino. Sembra poco, invece è tutto.