LOCATELLI - Locatelli è tifoso bianconero fin da piccolo, dopo essersi messo in vetrina durante l'Europeo è pronto al salto in una big e i contatti con il Sassuolo vanno avanti da tempo. Sono già un paio d'anni che la Juve ha messo nel mirino il classe '98, per il quale i neroverdi hanno sempre chiesto 40 milioni e anche oggi non intendono smuoversi da quella cifra. I 30 messi sul piatto dai bianconeri tra prestito e diritto di riscatto che diventerebbe obbligo in caso di qualificazione in Champions non sono bastati, e neanche l'aggiunta del 25% sulla futura rivendita ha cambiato la posizione dell'ad del Sassuolo Carnevali. Per convincerlo bisognerà arrivare a 40 milioni - magari anche attraverso contropartite - come fatto dall'Arsenal non molto tempo fa. Il giocatore però non ne ha voluto sapere di trasferirsi in Inghilterra, Locatelli ha occhi solo per la Juve.
PJANIC - Un po' come Pjanic, il giocatore ideale per calciare le punizioni di destro, da vicino. Così Massimiliano Allegri ha mandato un messaggio (neanche troppo) velato alla dirigenza, facendo un chiaro riferimento a Mire quando ha parlato di chi tirerà i calci piazzati. Tra dieci giorni potrebbe esserci un primo approccio tra le parti, quando la Juve affronterà il Barcellona nel Trofeo Gamper e lì si potrebbe provare a mettere in piedi la trattativa. Dopo una sola stagione in Spagna il bosniaco è pronto a fare le valigie e andare via: al Barça non si è ambientato e il feeling con Ronald Koeman non è scattato. Pjanic vorrebbe tornare in Italia e la Juve è in cima alle sue preferenze, soprattutto ora che è tornato Allegri; il Barcellona è pronto a farlo partire per risparmiare sull'ingaggio e concentrarsi sul rinnovo di Messi, ma bisognerà trovare la formula che vada bene a entrambe le parti: o un prestito, magari anche secco, oppure gli spagnoli sarebbero anche disposti a svincolare a zero il giocatore, che poi sarebbe libero di firmare con la Juve. Locatelli più Pjanic, Allegri spera nel doppio colpo a centrocampo.