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“Sogno di tornare in un grande club perché ho ambizioni e mi piacerebbe giocare la Champions League”. Parole e musica di Manuel Locatelli, che in una recente intervista ha ammesso di voler puntare ad un club di livello internazionale, con tutto il rispetto per questo Sassuolo uscito dal mondo delle meraviglie. Una sorta di occhiolino alla Juventus? Solo il tempo potrà dirlo, la certezza è che Fabio Paratici ci ha provato veramente la scorsa estate, su impulso di Andrea Pirlo che lo aveva espressamente richiesto dopo aver varcato i cancelli della Continassa da allenatore della prima squadra

IL REGISTA CHE SERVE - “Non abbiamo un regista”, è la ripetuta denuncia del tecnico bianconero, che corrisponde alla realtà dei fatti. Nè Bentancur, né McKennie, né Rabiot né Arthur hanno dimostrato di poter gestire il centrocampo dalla cabina di regia, seppur il brasiliano abbia nelle corde le i crismi del ruolo. Ma nessuno ha le caratteristiche dell’ex Milan: ritmo, verticalità, visione di gioco anche a lunga gittata, un mix esplosivo di abilità che Paratici cercherà di regalare a Pirlo, già a partire dal prossimo gennaio.

LA STRATEGIA DELLA JUVE – Come riporta Calciomercato.com, la Juve ha serie intenzioni di tornare alla carica per Locatelli, già nella prossima finestra di mercato. I rapporti tra i due club sono ottimi da tempo, ma il classe ’98 costa caro, l’amministratore delegato neroverde Carnevali lo ha messo in chiaro più e più volte, scoraggiando in estate la Vecchia Signora impegnata a portare a Torino Chiesa e Morata. Locatelli costa almeno 30 milioni, è considerato fondamentale nel sistema De Zerbi che vorrebbe tenerlo con sé fino all’estate del 2021. Soltanto una proposta convincente potrebbe far vacillare le alte sfere del Sassuolo e Paratici sta pianificando la strategia: prestito molto oneroso con riscatto obbligatorio pagabile in più esercizi, proprio come fatto per l’ex Fiorentina e l’ex Atletico Madrid. Pirlo necessita un se stesso in campo e Locatelli farebbe al caso suo e della Juve.