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Abbiamo aspettato tanto, ma ne è valsa la pena”, l’urlo al JMedical. Il popolo bianconero aveva una gran voglia di abbracciare Manuel Locatelli da nuovo calciatore della Juventus. Viceversa, il centrocampista non aspettava altro che lasciarsi stringere dall’affetto dei suoi nuovi tifosi. Tifosi che sono cominciati ad arrivare davanti la clinica alle 7 del mattino, per occupare un posto in prima fila, per poter vedere la sfilata del loro nuovo beniamino, per strappare un selfie e un autografo. Uno di questi, su un pallone griffato Juventus di una famiglia, porta nome cognome e un indizio sul futuro: il numero 27. Dall’entrata all’uscita, passano circa 6 ore. 6 ore durante le quali il numero dei tifosi cresce – dai 100 delle 9 del mattino ai circa 200 delle 15 – così come cresce l’intensità e l’entusiasmo. “Se saltelli segna Locatelli”, “Siamo venuti fin qua per vedere segnare Loca”, “Locatelli uno di noi”: questi i primi cori dedicati dai tifosi al neo acquisto bianconero. Sarà stata la lunga attesa per le trattative estenuanti tra Juventus e Sassuolo, saranno le qualità del giocatore, che va ad inserirsi in un reparto dove i bianconeri hanno sofferto negli ultimi anni, ma l’entusiasmo dei tifosi è alto e l’aria frizzante, dalle parti della Continassa. All’uscita del JMedical, dopo le visite mediche, un Locatelli entusiasta non si sottrae all’abbraccio caloroso del tifo, anzi, ci si immerge, come a voler assaporare ogni secondo del primo capitolo della sua storia in bianconero. Una giornata dove, da una parte e dall’altra, il vero protagonista è stato l’amore per i colori bianconeri.