Il secondo dato è che la Juve, anche quando potrebbe, non fa polemica. Per un giallo (relativo) non dato a Pjanic proprio contro l’Inter, qualche anno fa, è partita una giaculatoria infinita di lamentele nell’ordine: presidenziali, dirigenziali, giornalistiche, “procuratoriali”. Pecoraro, l’allora Procuratore federale, lo ripete ancora oggi che non ha avuto la registrazione fra Orsato e il Var e che il Napoli per quella mancata espulsione perse il campionato. Giornalisti specializzati in marketing antijuventino (sempre molto redditizio) non si ricordano mai dei torti subiti dalla Juventus, ma sbandierano sempre i “favori”. Ci piacerebbe che per almeno un paio d’anni ricordassero il rigore negato a Zakaria e la mancata espulsione di Lautaro.
La Juve no. Non l’ha fatto e non lo farà: i torti che ha patito passano sempre in cavalleria. Anche Allegri non inveisce, né si lamenta. Staffelli che gli ha consegnato il Tapiro d’oro, pensando di farlo imbufalire, gli ha chiesto: “E Irrati?” “Bravissimo” - ha risposto l’allenatore labronico - “Ha arbitrato magnificamente!”. Ve li immaginate, al suo posto, Mourinho, Inzaghi (Simone), De Laurentiis e compagnia bella?