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"Confido nei gol del mio amico Milik e in una vittoria della Juve per 2-0, come nel 2014…", ha detto Fernando Llorente in vista del big match di questa sera tra Milan e Juventus. L'ex attaccante bianconero, passato a Torino tra il 2013 e il 2015, dove ha lasciato ottimi ricordi conquistando lo scudetto dei 102 punti e la finale con proprio Allegri in panchina, ha parlato alla Gazzetta dello Sport.

IL RICORDO DELLA VITTORIA A SAN SIRO - "Sono ancora forti e bellissime. Auguro una serata come la nostra alla Juve e a Milik, mio compagno ai tempi di Napoli. Arek, forse perché è stato sfortunato con gli infortuni, a volte viene sottovalutato. Invece ha un gran tiro di sinistro ed è bravissimo anche a rifinire l’azione".

VLAHOVIC - "Sono un suo estimatore, anche perché so con quanta pressione deve convivere il nove della Juve. Dusan è giovane e per la sua età ha fatto bene, ha segnato 4 gol nelle prime giornate. Pure io non lo avrei scambiato con Lukaku".

CHI DELLA 'VECCHIA' JUVE SERVIREBBE - "Tutti, ma soprattutto Vidal o Tevez, giocatori caratteriali che davano la scossa".

SU RABIOT - "Ci sarebbe stato nella mia Juve? In rosa sì, perché comunque è un bel centrocampista. Ma poi sarebbe stata dura per Rabiot - e forse per chiunque altro - ritagliarsi spazi tra Pirlo, Vidal, Marchisio e Pogba."

SUI CASI POGBA E FAGIOLI - "A proposito di Paul: mi spiace molto quello che gli è capitato, è un bravissimo ragazzo. E che tristezza il caso scommesse e la squalifica di Fagioli: si fanno tanti incontri in cui viene spiegato che è vietato scommettere sul calcio. Eppure… Basta poco per rovinarsi la carriera".

CHI PRENDERE SUL MERCATO - "Hojbjerg. L’ho affrontato in Premier: è un leader, un capitano: quello che serve alla Juve per costruire un ciclo di successi".

SU MAROTTA E 'LA FAVORITA' - "Marotta è un dirigente top, esperto: penso parli così per mettere pressione alla Juve e toglierla all’Inter. È presto per dire chi è favorito".

ALLEGRI - "Max è molto bravo a gestire le difficoltà col sorriso e a inventare soluzioni nuove".

IL PIU PERICOLOSO - "Leao. Ho sempre avuto un debole per lui, fin dal primo anno al Milan quando spesso era criticato. Mix di forza, velocità e tecnica: attaccante fantastico".