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Marcello Lippi, ex ct della Nazionale, ha parlato ai microfoni de La Nazione commentando la Serie A e non solo: "Partiamo naturalmente dalla Juventus. Questo rendimento straordinario, stratosferico, non mi stupisce. Così come non stupisce il fatto che Ronaldo si sia inserito così bene. Stiamo parlando di uno dei migliori giocatori al mondo, se non il migliore. Un professionista esemplare arrivato in una squadra che gioca a memoria. Manca la ciliegina della Champions e so bene quanto questo traguardo sia desiderato da tutto l’ambiente. La vittoria della Champions in bianconero nel 1996 resta uno dei ricordi indelebili della mia vita, come il mondiale azzurro di Berlino 2006".

CHAMPIONS BIANCONERA - "Fino alla scorsa stagione a chi mi chiedeva chi fossero i favoriti della Champions io rispondevo Real Madrid, Barcellona, Manchester City, Bayern Monaco e, dicevo: un gradino più sotto la Juventus con il Psg. Ora sottolineo che la Juventus fa parte a pieno titolo del novero delle favorite e non è una sfumatura di poco conto. Le possibilità di portare la Coppa a Torino per un tecnico preparato come Max Allegri e per il suo granitico gruppo sono davvero molte. C’è tutto per fare bene".

NAPOLI - "Apprezzo tantissimo il lavoro che sta facendo Carlo Ancelotti con il Napoli perché ha portato avanti la filosofia di Sarri e ha messo molto del suo in questo Napoli. Ma la strada da fare per colmare il gap è ancora molto lunga. Come per l’Inter".

MAROTTA - "Nel suo ruolo uno dei migliori a livello europeo e ci terrà molto, con la sua competenza, a fare un grande lavoro in un club così prestigioso". MILAN - "No, non è una delusione. La società sta facendo bene in un contesto difficile per i limiti imposti dalle sanzioni Uefa. E anche Rino Gattuso mi è piaciuto molto per le basi che ha costruito. Poi c’è stata la crisi di risultati causata dall’indisponibilità di tanti giocatori, molti dei quali fondamentali. Ma il grande lavoro di Rino, sia a livello morale che tecnico, è indiscutibile e il Milan tornerà presto ai suoi livelli. Una prima occasione arriva subito con la SuperCoppa italiana a Gedda".

VAR - "Il Var è uno strumento importante, il cui utilizzo mi auguro possa essere esteso anche in molti altri Paesi e manifestazioni. Ma il bilancio era più positivo la scorsa stagione. Ho visto interpretazioni che non sono nello spirito dell’applicazione che si voleva e questo mi ha lasciato perplesso. Ci vuole più chiarezza".

CINA - "Dopo sette anni l’avventura in Cina è al capolinea. La Federazione voleva allungare il contratto fino ai mondiali 2022 in Qatar ma non me la sento. Farò una bella estate nella mia Versilia poi vedremo. Non lavorerò più in Italia o in un club. Se arriva un progetto biennale interessante e stimolante da una nazionale non lontano da casa io sono pronto. Altrimenti mi riposerò".