Lei che lo conosce bene, cosa ne pensa dello sviluppo di Fabio Miretti e delle critiche di queste ore?
“Miretti è un giocatore di grande talento ed è nell’ambiente giusto, circondato dalle persone giuste, per poter crescere. È juventino nell’anima, bisogna essere più equilibrati e comprendere che è un 2003 che ha già diverse presenze nella Juve, una roba che non è normale. Ha bruciato tutte le tappe e ora ha bisogno di una fase di stabilizzazione. Il contesto Juve sa proteggere, sa valorizzare, sa aspettare. C’è da aver pazienza, ha doti indiscusse. Per lui la Juve ha scelto un percorso diretto, verticale. Per altri, come Soulé, Barrenechea, De Winter… hanno scelto un percorso con tappe di maturazione esterna. Iling come Ciko Miretti l’ha fatto verticale e bisogna aspettare. Non ci vedo nulla di male, sarebbe anormale non avere difficoltà e che tutto sia liscio. Ma lì parliamo di Messi…”.
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