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L'amministratore delegato della Lega di A, Luigi De Siervo, è intervenuto al Social Football Summit allo stadio Olimpico di Roma. Ha affrontato vari temi, soffermandosi sulla Superlega ma anche su quanto accaduto durante l'emergenza Covid, puntando il dito contro i calciatori: "Il modello spagnolo è da seguire. Da noi, 1,2 miliardi di perdita del calcio italiano (per la pandemia, ndr) sono andati nelle mani di calciatori che con grande egoismo si sono girati dall'altra parte mentre i club soffrivano. Questi ragazzi sono simboli e modelli per migliaia di persone, in questo momento di crisi i calciatori non hanno fatto la loro parte".

Secondo De Siervo, "non avevamo gli strumenti per imporre un taglio degli stipendi e le squadre sono state esposte alle prepotenze di agenti e calciatori. Stiamo rinnovando il contratto collettivo con l'Aic e incontriamo delle resistenze. Parliamo di una categoria di privilegiati che dovrebbe essere vincolata ai risultati economici della squadra con la quale sono sotto contratto".