Il peccato originale è quello di Andrea Cambiaso, peccato in realtà veniale se lo si legge con la lente di chi vede - giustamente - l'esterno azzurro come un esempio di generosità, un "uomo ovunque" che anche ieri non si è mai risparmiato tanto da voler puntare gli avversari nonostante mancassero pochi secondi al triplice fischio, fino all'errore frutto di scarsa lucidità con cui ha innescato il contropiede fatale. Nell'azione che ha portato al goal di Ante Rebic e alla batosta bianconera in terra pugliese si possono rivedere diversi "colpevoli" tra le file della Juventus, anche perché un episodio di questo tipo non può di certo essere attribuito soltanto a un singolo.
Di chi è la 'colpa' per il goal di Rebic?
E allora nel riavvolgere il nastro gli occhi finiscono per cadere anche su Jonas Rouhi - sul quale però si può aprire un altro duplice discorso, in primis sulla sua età e poi sull'effettiva necessità di mandarlo in campo in quella fase di partita, peraltro al posto di Federico Gatti - così come su Danilo e Manuel Locatelli, che probabilmente potevano fare di più per evitare l'avanzata dei giallorossi fino alla rete dell'ex Milan. Un errore pesante, dunque, ma di certo non dovuto a un solo giocatore, bensì in generale alla stanchezza, alla scarsa lucidità collettiva e pure all'inesperienza, proprio nel momento in cui bisognava stringere i denti e compattarsi per tornare a Torino con i tre punti. Una brutta "botta" che si spera possa almeno servire da lezione, per tutti.