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Sì, dopo un giorno di riflessioni forse c'è ancora più amaro. Lecce-Juventus ha lasciato tanto rammarico senza dubbio, ma è stata una partita che ha inquadrato alla perfezione il momento - e forse qualcosa in più - di questa squadra. Il match del Via del Mare è un insieme di tante fotografie che formano un quadro caotico, ancora incompleto e senza un finale definito. Ma andiamo con ordine. La prima di queste immagini è senza dubbio il crollo finale, che lega in qualche modo tutto il match: i bianconeri hanno sofferto tanto a Lecce, dunque un successo non avrebbe significato tranquillità e completezza. Dall'altra parte, però, avrebbe potuto aggiungere un mattoncino in più alla crescita della Juve, quello delle vittorie sporche, ma ci torniamo dopo. La seconda è data dall'errore di Cambiaso, che però cela una condizione più generale: la stanchezza, anche mentale. Il difensore bianconero ha tentato un azzardo, e il prezzo (non solo per la sua giocata) è stato salatissimo. L'ultima immagine è quella dei cambi, arrivati sì in un momento di difficoltà, ma che forse potevano essere spesi meglio.
 

Da dove può ripartire la Juventus dopo Lecce?



Dunque è tutto perduto? Certo che no, altrimenti il campionato dovrebbe terminare dopo ogni delusione. Il momento è difficile, e il mattoncino che ha aggiunto la Juve - come detto in precedenza - non è quello delle vittorie sporche. È quello della consapevolezza, della conoscenza dei propri mezzi e limiti. È probabilmente il più complesso, perché implica che si accettino diversi aspetti, e uno di questi è che la crescita è un processo lungo, che si costruisce inciampando e rialzandosi. La Juve deve ripartire da qui, e non sarà semplice, ma necessario.



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