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Lo aveva detto, nel giorno di Natale. Non a parole ma con una foto emblematica, che lo ritraeva in cima a una montagna innevata con la maglia della Juve, quella che alla fine della scorsa stagione ha accettato con convinzione di indossare ancora per ridarle il lustro che meritava e che le era stato in parte tolto per questioni extra campo. Adrien Rabiot ha mantenuto la "promessa", e ieri ha contribuito a (ri)portare la sua Signora in alta quota. Non proprio in vetta ma comunque lì, a due passi dall'Inter capolista che ora inizia forse a sentire un po' di fiato sul collo, consapevole che questa Juve non ha nessuna intenzione di mollare il colpo in quella che ormai è a tutti gli effetti una lotta a due per lo scudetto.
 

In una partita per lui opaca, avara di spunti offensivi, il Duca ha estratto ancora una volta il coniglio dal cilindro, confermandosi attaccante aggiunto di una squadra a cui importa poco di mandare a segno il proprio reparto avanzato, perché alla fine non fa la differenza chi finisce sul tabellino dei marcatori. Rabiot - questo Rabiot - è semplicemente indispensabile per la Juve di Massimiliano Allegri, che non può davvero fare a meno di lui. Non a caso nell'ultima gara che ai bianconeri ha lasciato in dote solo un pareggio, quella contro il Genoa a Marassi, il francese non c'era, essendo alle prese con una dolorosa contusione.

JUVE-ROMA 1-0: LE PAGELLE

Leader in campo e nello spogliatoio, il classe 1995 è stato anche il primo a parlare pubblicamente di scudetto, a definire il tricolore un obiettivo concreto di una squadra che invece, a detta del suo allenatore, doveva limitarsi a puntare al quarto posto, senza sognare troppo in grande. Ieri, dopo la vittoria contro la Roma, Rabiot lo ha ribadito: la Juve adesso ci crede e continuerà a farlo perché è giusto e doveroso che sia così, nonostante Allegri continui a tenere tutti con i piedi per terra.

FUTURO IN BILICO

Per il vice capitano bianconero, poi, arriverà anche il momento di pensare al futuro, a quello che succederà al termine della stagione con la scadenza del suo contratto. Per Madama non sarà semplicissimo convincerlo per la seconda volta a restare, molto dipenderà anche dalle sorti del tecnico livornese, ma uno così non andrebbe fatto scappare. Ci sarà tempo per discuterne, la missione di Rabiot è ben lontana dall'essere conclusa. Intanto i suoi gol stagionali sono già tre, altrettanti gli assist, in 1.440 minuti trascorsi in campo. Imprescindibile, per davvero.