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Alla fine, cosa chiedere a una serata del genere? O meglio: cosa chiedere di più? Tutto si è incastrato alla perfezione, anche quell'imprevisto che proprio non vuole abbandonare la Juve, che ormai fa parte della narrazione di una stagione un po' così, da prendere e da lasciare a fasi alterne. Però poi arrivano 4 gol, e dopo Roma non arrivano in maniera sragionata: oltre il Talismano Landucci in panchina, c'è davvero poco di simile agli altissimi e i bassissimi dell'Olimpico, quando la squadra sembrava in balia di una crisi mistica e nervosa. No, stavolta la Juve è stata organizzata, a tratti bella da vedere, oltre che vincente anche in grado di costruire. Non è il pacchetto completo, ma è un buon 90% del massimo auspicabile. Tre risposte su tutte: del tecnico, del capitano (o vice) e dei giovani.

LA RISPOSTA DI ALLEGRI - Non era materiale scontato, quanto visto stasera. Era materiale scottante, più che altro. Perché tutte le pressioni erano sulle spalle dei bianconeri, mai alle prese con una partita facile. Allegri ha risposto. Come? Schierando una formazione con tanti titolari, senza guardare più di tanto verso la sfida di San Siro contro il Milan. Si è rivelata la scelta giusta, con un assist della sorte perché tutto è filato liscio come l'olio o come le giocate in profondità dettate da Arthur. A proposito: si dice che il tecnico abbia migliorato pochi giocatori. Ma il lavoro fatto sull'organizzazione di squadra resta visibile a occhio nudo. Sarà poco, sarà tanto, chissà. E' una traccia su una Juve mai più frenetica.

LA RISPOSTA DI DYBALA - Poi Dybala. E un gol pesante. Non solo perché chiude la partita, ma perché cambia anche la narrazione attorno al numero dieci. Aveva lasciano terreno bruciato dopo l'Udinese e le dichiarazioni. Ora una nuova risposta, con tanto di sorrisone e salto finale. Ha arringato la folla che gli chiedeva di non lasciare, e che per un istante ha dimenticato la vera priorità dell'argentino: mantenersi stretto alla Juventus, anche se a volte lo fa sbandare. Prove d'amore e prove di rinnovo, come in campo servirà un passo alla volta. 

LA RISPOSTA DEI GIOVANI - I giovani sono una risorsa importante di questa squadra, lo si era visto anche con Andrea Pirlo. Allegri non ne ha lanciato uno dal primo minuto: si parlava di Aké, aveva certamente provato Kaio Jorge. Alla fine? Lo scettro di sorpresa se l'è preso Aké, quasi a sorpresa, di sicuro meritandoselo a pieno titolo. Tutto intorno funziona e ora funzionano anche loro. Se la ruota è girata, che la si faccia andare velocemente in avanti. Il booster del buon umore sta contagiando davvero tutti, aspettando San Siro.