UN'ALTRA PRESTAZIONE - Nonostante 0 tiri in porta costruiti - non consideriamo il calcio di rigore - la prestazione della Juve è sembrata tutto sommato positiva. Anzi, chiariamo: è sembrata proprio matura. La squadra si è calata perfettamente nella richiesta del tecnico: non occorreva strafare e lasciare spazio agli esterni della Doria. Serviva semplicemente contenere e liberare la corsa di Cuadrado, bravo a farsi innescare una volta da Arthur (il migliore) e quell'altra da Morata o Locatelli, veri riferimenti della trequarti, con tutta la qualità di cui aveva bisogno questa squadra.
LE RISPOSTE - A proposito di qualità: c'erano tanti giocatori da cui si attendeva una risposta. Arthur è stato ancora una volta il migliore del suo reparto, Kean è stata costante spina nel fianco della difesa della Samp. E Morata? Lucido prima, freddo poi sul dischetto. Decisivo nel momento più caldo. Non si vive di solo Vlahovic, come non si è vissuto di solo Dybala o di solo Chiesa. Si vive però di scene come quella nel finale: tutti uniti sotto la curva, tutti esaltati dal gruppo. E' tornato l'entusiasmo, e l'entusiasmo fa sempre magie.