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Di parole Max Allegri ne ha dette tante in questi giorni. Complici le molte partite in poche settimane, il tecnico si è rpesentato spesso ai microfoni della stampa, regalando pensieri, idee e anche qualche frecciata. Discute e fa discutere, rimprovera e sferza i suoi ragazzi anche pubblicamente, si complimenta quando pensa che lo meritino. Ma cosa più importante: continua a mandare messaggi. Messaggi che plasmano la sua Juve costantemente alla ricerca di solidità perché portino alla continuità nel gioco e nei risultati. E non li ha fatti mancare nemmeno alla vigilia della super sfida di Champions League contro il Chelsea. 

I 4 PUNTI - Ci sono 4 frasi, o meglio tematiche, chiave da affrontare. La prima riguarda il centrocampo, per cui Allegri sembra avere due prescelti, davanti a tutti nelle gerarchie e nelle idee di Max, che infatti ribadisce: "Bentancur? Da solo, per me, non può fare la regia di una squadra. Ha bisogno di una collaborazione. E Locatelli può dargliela e se la dividono. Locatelli non è pronto per farla da solo. Quando sono insieme possono arrivare al 100%". Ecco, loro due sopra tutti. Sopra Rabiot, questa volta per nulla coccolato, e sopra a quell'Arthur che forse potrà insidiarli quando tornerà. Già, ma quando? Ecco, anche qui arriva più di un indizio: "E' ancora molto indietro". Basta e avanza. Gli altri due messaggi, poi, si spostano un po' più avanti. Senza Morata e Dybala il il peso dell'attacco si sposta sulle spalle di Kean e Chiesa, per cui Allegri ha le idee chiarissime: "Kean? Responsabilità non ne deve avere. Deve giocare una partita e fare gol. Una cosa che sa fare è fare gol. Calcia bene, attacca bene la profondità, chiude bene l'azione. Deve migliorare quando deve giocare con la squadra. Sui controlli, la tecnica. Diciamo sui ruoli". E ancora: "Chiesa? Mi aspetto ciò che sta facendo e ancora meglio. Credo che abbia fatto molto bene perché per arrivare alla Juve e fare un'annata così non era semplice. Poi l'Europeo ha segnato gol decisivi e questo l'ha messo nella condizione in cui non è più un ragazzo, si è assottigliato il margine d'errore. Quest'anno è più importante e più difficile". Messaggi, responsabilità e compiti: tutto perfettamente distribuito, oggi, domani e non solo.