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Tra Federico Chiesa e la Juventus è sceso il gelo. Apre così la Gazzetta dello Sport, che spiega come questo sia legato non solo alle difficoltà avute nell’ultimo anno e mezzo, ma soprattutto alle recenti richieste dell’agente del giocatore al club: 8 milioni di euro a stagione per il rinnovo del contratto. La Juve non ha iniziato una vera e propria trattativa per il prolungamento, al momento, visto il contratto in scadenza nel 2025, ma a mettere sul piatto tutto è stato il procuratore, Fali Ramadani, che ha avanzato una proposta di adeguamento del contratto con un aumento di circa 3 milioni netti. Una richiesta ritenuta eccessiva dalla Juve e non in linea con questi tempi.

IL MOTIVO - Perché questa richiesta? Tutto parte da (presunte) vecchie promesse fatte al giocatore dalla società: Chiesa e il suo entourage - si legge - ritengono che fosse stato assicurato al giocatore il ruolo di stella del futuro, on tanto di stipendio al livello dei top della squadra. Ciò che guadagna Pogba, in sostanza, e a cui sia avvicina Vlahovic. Così Chiesa vuole che gli sia riconosciuto uno status alla stessa altezza. Ma le condizioni, oggi, sono diverse, così il rinnovo di Chiesa, dunque, sarebbe impensabile alle cifre pretese da Ramadani. E alla Juve prendono seriamente in considerazione, piuttosto, la cessione dell’ex Fiorentina già in questa sessione di mercato. "Chiesa - scrive ancora la Gazzetta - è tifoso della Juve sin da quando era bambino, ma mai come in questo momento accetterebbe di separarsi dalla maglia del cuore, di fronte all’offerta di un’altra grande società".