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Ai tifosi della Juve non piacerà questo elemento (per usare un'espressione tanto cara al mondo social). Nei momenti di crisi, però, uno sguardo al passato può essere di aiuto per affrontare il presente e il futuro. La sconfitta di ieri della squadra bianconera contro il Monza - una neopromossa, che dopo sette giornate di Serie A aveva in tasca un solo punto, frutto di un pareggio in trasferta contro il Lecce - non è di certo un caso isolato nella lunga storia della Vecchia Signora, che già più volte in passato era caduta in maniera inaspettata e clamorosa contro avversarie nettamente inferiori, almeno sulla carta, per organico e blasone. Batoste sempre difficili da accettare per i tifosi, anche nei casi in cui le conseguenze erano limitate a tre punti "ininfluenti" persi per strada, perché alla Juve è sempre stato detto che "vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta". E se tra i sostenitori bianconeri con qualche anno in più sulle spalle è ancora vivo nella memoria il ko contro il Catanzaro del 30 gennaio 1972 firmato da un gol di Angelo Mammì, siamo certi che la sconfitta maturata 24 ore fa all'U-Power Stadium rimarrà per altrettanto tempo un "incubo" per i sudditi di Madama.

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