MOTIVAZIONI PER CUI HA ACCETTATO LA SFIDA - "Non ci sono motivazioni, la Lazio è un club prestigioso, che tutti vogliono, che chiunque faccia l’allenatore vorrebbe allenare. Ci sono giocatori forti, una tifoseria speciale. Far parte di questo club e di questa città, è tutto un insieme".
FINALE DI CAMPIONATO – "Vediamo, per me sempre tanto. Dobbiamo metterci a lavorare, perché non è facile venire dopo un allenatore con un certo tipo di calcio, ci vorrà un periodo di adattamento. Ma c’è un gruppo sano, che si applica, tocca a me trasmettere le idee che ho in testa. Penso faremo in fretta".
COSA VUOLE VEDERE – "Il calcio moderno va nella direzione di attaccare con tanti giocatori, di fare gol, di non essere noiosi. Io ci provo, in qualche cosa farò meglio, in altre no, ci sarà sempre da migliorare. Sono uno che non si accontenta mai, bisogna sempre spingere".