commenta
Come racconta il Corriere dello Sport, il tampone molecolare usato per accertare la negatività al Covid in Serie A e in Uefa "è lo stesso e identiche sono anche le fasi del procedimento ovvero il prelievo e la processazione del tampone". Cosa cambia, dunque, tenendo soprattutto in considerazione il caso Lazio? Scrive nuovamente il quotidiano: "A cambiare è la scala di validazione (...). In Italia ogni squadra di Serie A fa analizzare i tamponi che vengono svolti a 48 ore dall'inizio delle gare di campionato da un proprio laboratorio di riferimento (la Lega per una questione di costi non ha nominato un ente terzo che fa i controlli per tutti); la Uefa per i test, che vengono fatti 48-72 ore prime della sfida per chi gioca in trasferta e 24-48 ore prima per chi è in casa, si avvale invece di SynLab, noto gruppo di diagnostica internazionale che ha sedi in quasi tutti i Paesi europei. I parametri usati per individuare il virus dai laboratori italiani sono gli stessi: tanto per intendersi, tutti considerano positivo un debolmente positivo. Tra i test fatti in Serie A e nelle coppe europee, in teoria, può/potrebbe cambiare il numero di cicli per moltiplicare gli acidi nucleici. Più sono i cicli e più è facile individuare, dove sono presenti, i residui dell'Rna del coronavirus".