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Juve-Inter è già iniziata. È sicuramente così per i tifosi, che non aspettano altro che il prossimo 26 novembre, ma è così anche a Coverciano, nel ritiro della Nazionale Italiana, dove in realtà, almeno per qualche giorno, bianconeri e nerazzurri saranno "amici" uniti sotto una stessa bandiera, per un'impresa in cui non si può più fallire. Non possono che fare fronte comune, del resto, juventini e interisti, per un motivo molto semplice: sono proprio loro la "colonna portante" di questa squadra azzurra, con quattro giocatori da una parte (sarebbero stati cinque senza il forfait di Manuel Locatelli) e sei dall'altra; quasi una formazione intera, in pratica.

A meno di due settimane dal big match dell'Allianz Stadium, Simone Inzaghi ha prestato al CT Luciano Spalletti letteralmente mezza difesa più due pezzi importanti del centrocampo, Massimiliano Allegri uomini da ogni reparto. E con due impegni in 72 ore è facile immaginare che ci sarà spazio per quasi tutti, magari con qualche ballottaggio dal sapore di derby d'Italia tra una sfida e l'altra (Andrea Cambiaso, in verità un po' acciaccato, tallona il titolare Federico Dimarco, mentre Federico Gatti proverà a infastidire Francesco Acerbi). Come scrive La Gazzetta dello Sport, del resto, Juve-Inter è anche la storia della Nazionale, essendo i due club quelli che nel tempo hanno potuto offrire più giocatori alla causa azzurra (151 da Torino, 119 da Milano). E così l'attesa dello scontro diretto è ancora più calda...