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Al processo per le presunte estorsioni dei tifosi al club bianconero ci sarà anche Giuseppe Pecoraro. L’ex procuratore della Federcalcio - curiosamente ma in modo legittimo, come sottolinea il Corriere della Sera - sarà chiamato a testimoniare sui rapporti tra la dirigenza della Juve e i gruppi ultrà, nell’ambito del processo "Last Banner". Nato dall’inchiesta della Digos, ipotizza anche il reato di estorsione al fine di ottenere biglietti dal club. A processo ci sono 12 ultrà bianconeri, appartenenti ai principali gruppi organizzati, accusati nell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Chiara Maina della già citata estorsione, oltre che di violenza privata (contro tifosi della curva) e associazione a delinquere. Secondo gli investigatori, ricorda il giornale, tra il 2014 e il 2016, la Juve fu vittima di minacce e tentativi di ricatto da parte di alcuni ultrà: questa pressione finì solo con la denuncia in questura presentata da Alberto Pairetto, Supporter liason officer (Slo), che all’udienza preliminare si era costituito parte civile, insieme al presidente Agnelli (avvocati Turco e Chiappero).

La curiosità, si diceva in precedenza, riguarda però Pecoraro, che sull'argomento fece una rumorosa gaffe nell’aprile 2017, davanti alla commissione Antimafia. La ricorda così il Corriere: "Prima, sostenendo che un’intercettazione avrebbe potuto riguardare, e quindi coinvolgere, il presidente Andrea Agnelli — ipotesi smentita — poi correggendosi in modo anche peggiore: «Dopo una lettura migliore, la frase da cui sembrava ci fosse confidenza fra Agnelli e Dominello (poi condannato per ‘ndrangheta, ndr) la attribuisco al pm». Una frittatona, perché quasi immediatamente l’allora Procuratore di Torino, Armando Spataro, precisò: «L’Ufficio si è limitato alla trasmissione degli atti richiesti dalla Procura Federale, senza esprimere interpretazioni». Non esattamente politically correct fu poi l’uscita da Gigi Marzullo: «Il Napoli vincerà lo scudetto quest’anno? Noi napoletani ce lo auguriamo»". Sarà comunque ascoltato, insieme a un’altra sessantina di testimoni, tra cui Agnelli.