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Joan Laporta, presidente del Barcellona, si è presentato poco fa in conferenza stampa spiegando i motivi dell'addio di Lionel Messi.​ Ecco le parole del presidente riprese da Sky Sport: 

MOTIVI - "Sono qui per spiegare i motivi per cui si è arrivati alla situazione di Messi. L'esito non è stato positivo, perché gli incassi e la massa sportiva rappresentano una voce importante nel bilancio e noi non abbiamo un margine per i salari che rispettino i limiti de La Liga. I debiti del club sono importanti e allora abbiamo dovuto analizzare i contratti in essere e dunque tutto questo ci mette in difficoltà per i margini salariali. Le norme de La Liga ci hanno messo in difficoltà e per questo non abbiamo potuto depositare i contratti che abbiamo discusso con Messi. Risulta che il Barcellona avrebbe dovuto sostenere un'operazione che per il club sarebbe stata diversa da quella che avevamo pianificato. Quando abbiamo dovuto prendere la decisione le cose sono cambiate e non abbiamo potuto fare altrimenti".

SITUAZIONE ECONOMICA - "​Voglio dirvi che i motivi per cui si è arrivati a questo punto dipendono dalla situazione economica del club e dal peso economico del giocatore. Avremmo voluto sostenere questa spesa, ma non abbiamo margini salariali. La gestione precedente è stata difficile e quindi non abbiamo possibilità di sistemare questa situazione e abbiamo deciso di prendere l'unica strada possibile perché altrimenti avremmo messo a rischio il club".

LIMITE STIPENDI - "Per darvi un'idea su che limite di stipendi potremmo stare vale la regola del 4 a 1. Per avere 25 milioni di stipendi dobbiamo liberarne 100. Sono tanti giocatori. La direzione sportiva sta lavorando per ridurre la massa stipendi e ci sono alcuni giocatori con cui abbiamo trovato un accordo, ma con altri non è così facile. Siamo in un terreno molto paludoso, che comporta molti rischi per il club e richiede tempo. Contando quanto pianificato con Leo, eravamo arrivati al 110% della massa salariale rispetto al reddito del club. È una conseguenza degli investimenti eccessivi che sono stati fatti. Perché Kun, Memphis o Emerson sono arrivati? Sono venuti al Barça accettando alcune condizioni che sono da apprezzare. L'ingresso di questi giocatori non è paragonabile al rinnovo di Leo Messi".

MESSI VOLEVA RIMANERE - ​"Voglio anche dirvi che Leo voleva rimanere al Barcellona, ma nel momento in cui ci siamo parlati, abbiamo capito che non c'era possibilità. Sapevamo del Fair play finanziario e dei limiti salariali e abbiamo provato a gestire una situazione che poi non siamo riusciti a risolvere". 

FUTURO - ​"Leo lascia un'ottima eredità. È stato il giocatore di maggior successo nella storia del club, ha lasciato un segno splendido nella storia del Barça. Il migliore finora. Spero che possiamo superare questa cosa e ora inizia una nuova era. C'è un prima e un dopo Leo. Leo Messi è stato un riferimento. Quello che abbiamo nei suoi confronti è un'eterna gratitudine".