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Oggi è andata in onda l'intervista integrale a Lapo Elkann, di cui erano uscite delle anticipazioni nei giorni scorsi. Si è "confessato" a Silvia Toffanin su Canale 5. Ecco cos'ha raccontato "Non ho amato la scuola, la dislessia non mi permetteva di imparare velocemente. I miei ricordi felici sono soprattutto con mio fratello e con mia sorella. Nonostante io sia nato a New York e poi abbia vissuto a Parigi e a Londra mi sono sempre sentito italiano e a 18 anni ho rinunciato alla cittadinanza americana per fare il militare in Italia. Certo, all'inizio c'era un po' questa sensazione per cui io potessi essere un raccomandato, ma mi sono fatto rispettare e ho fatto capire che ero una persona normale, uno di loro. Avevo due sogni fin da piccolo: adoravo guidare, la velocità e sognavo di fare il pilota di Formula 1. E poi quello di cambiare il mondo, facendo cose belle e creando progetti per aiutare gli altri".

SOLIDARIETÀ - "Io oggi sono percepito come un imprenditore, ma il mio obiettivo è diventare imprenditore della solidarietà. Nel 2016 ho fondato la LAPS (Libera Accademia Progetti Sperimentali) per aiutare i giovani con varie problematiche, dalla dislessia agli abusi di ogni tipo e problematiche connesse al mondo digitale. Aiutare mi interessa più che far soldi. Sono problemi che ho conosciuto io stesso: sono stato abusato più volte all'età di 13 anni. Ciò mi ha creato complicazioni a livello mentale, e a volte questo porta all'autodistruzione: non è chi abusa che si sente in colpa, è l'abusato che si sente in colpa. Parlarne aiuta ad alleviare il peso. Se non ti togli questo problema, arrivi a farti del male, con alcol o altre cose. Certi problemi devi accettarli e affrontarli in profondità. Se non te ne preoccupi, negli anni avverti delle mancanze, un dolore interiore che ti fa vivere la vita con grandissima difficoltà. Io ho una grandissima fortuna: da una parte sono molto sensibile, ma dall'altra ho una fortissima forza di volontà. Le due cose insieme mi aiutano. Poi col tempo ho imparato la cosa più importante nella vita: ho accettato me stesso e ho imparato ad aprirmi e chiedere aiuto. Non ho paura delle mie fragilità e non mi nascondo dalle mie paure. C'è voluto molto tempo, molti alti e bassi, ma oggi sto bene con ciò che sono. Purtroppo il mio migliore amico, una delle persone a cui ho voluto più bene nella mia vita, qualche anno fa si è tolto la vita impiccandosi: aveva avuto i miei stessi problemi e non è riuscito ad affrontare i suoi demoni. Ma è sempre con me."

I PROBLEMI DI UNA VITA - "Quando sei solo, la fragilità non sai bene come affrontarla. Io posso dire che le sostanze stupefacenti ti distruggono la vita. È una battaglia che uno affronta per tutta la vita. Per me erano un anestetizzante per non sentire il dolore che sentivo dentro. ne ho pagato le conseguenze. Per molti può essere attrattivo perché ti sballi eccetera, ma la verità è che ti allontanano dalle persone che ami e dai tuoi obiettivi. Io mi sono fatto del male con loro, ma ora voglio dare e ricevere amore: non c'è nulla di più importante. Mi interessa soprattutto mettere passione nelle cose belle che faccio. L'incidente in Israele e il Covid mi hanno aiutato a pensare veramente a quello che voglio e quello che non voglio: ho fatto un gran lavoro di pulizia e sto lavorando sulle cose che voglio."

INTROSPEZIONE - "La mia iperattività può essere un bene e un male. Un male perché vai in mille direzioni e ti perdi, e da bambino ti fanno sentire come uno diverso dagli altri, come un problema. Ma se l'iperattività viene ben incanalata, hai una marcia in più degli altri. Diventa un forza. La religione? Sono credente e prego. Sono un mix perché sono ebreo, cattolico e buddista. Ma mi sento soprattutto vicino al mondo ebraico, anche perché Israele mi ha salvato. E poi il buddismo è una religione che aiuta a diventare una persona migliore. Se oggi sono qua, è grazie a Dio."

FAMIGLIA E AFFETTI - "Mio nonno Gianni Agnelli? Mi ha dato e insegnato tanto, è una delle persone che ho più amato nella mia vita, così come mia nonna che aveva una 'cazzimma' come non ho mai visto... magari trovassi una donna con le sue caratteristiche! I nonni mi sono stati di grande supporto, e non parlo del loro potere ma del loro affetto. Mio nonno mi ha sempre detto 'Se ti vuoi divertire, devi lavorare tanto'. Se vuoi entrare in una cosa, o la fai bene o non la fai. Mi chiamava anche alle 6 del mattino dopo i festeggiamenti di Capodanno per dirmi 'Allora, pronto a ripartire?'. Vicino a me ho sempre 4 foto: i miei nonni, il mio migliore amico e mio zio Edoardo. So che mi aiutano sempre, anche da lassù. Oggi sono felicemente innamorato, di una donna portoghese molto cazzuta, che ha vinto la Parigi-Dakar. Molto diversa da tutte le donne che ho avuto prima. Mi ha aiuta molto sul lavoro su me stesso. Diventare papà? Mi piacerebbe, ma ho molta paura. Voglio avere la garanzia di poter dare a un figlio o figlia tutto ciò che posso, visto che io sono stato un bambino non felice."