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Dopo l'intervista del padre di Nicolò Fagioli, che aveva chiamato in causa gli agenti, Marco Giordano, procuratore del giocatore, ha parlato della situazione in cui è coinvolto il classe 2001: "Nessuna mala gestione, siamo stati noi a dirgli di denunciare", riferisce a Repubblica. Il ramo italiano dell’agenzia inglese, la Caa, ha aperto da poco e rappresenta diversi calciatori come Scamacca,  Insigne, Camavinga, Grealish, Kalulu e Loftus-Cheek.

LA RICOSTRUZIONE - "Il padre dice che non era a conoscenza di niente e punta il dito su chi cura gli interessi del giocatore. Alcuni piccoli procuratori parlano della mala gestione di agenzie multinazionali. L’unica cosa che posso dire è che il nostro assistito aveva questi problemi pregressi alla firma con noi, la Caa Stellar. Eravamo in prossimità dell’estate e la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di consigliargli di autodenunciarsi e curarsi".

LA RIVELAZIONE - Il procuratore di Fagioli ha poi aggiunto: "Nicolò è affetto da ludopatia, problema nato quando non eravamo noi gli agenti. Nonostante questo abbiamo deciso di non lasciarlo solo. Quindi altro che mala gestione, lo abbiamo aiutato in tutti i modi. E devo dire che si è comportato in maniera esemplare da quando ha firmato con noi".