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Dusan Vlahovic ha già conquistato il mondo Juventus. Questo appare scontato. Ha sei mesi per portare la Juve in Champions League, anche oltre il quarto posto, per farla avanzare in maniera convincente in tutte le competizioni prima di tirare le somme, a fine stagione. In una settimana ha raccolto i malumori dell'ultimo periodo e li ha trasformati in grandi aspettative, di cui si fa carico con la sua determinazione e personalità, nonostante sia solo un 22enne. Aspettando l’esordio di domenica con il Verona e i primi gol, Vlahovic ha già fatto capire di essere l’uomo giusto al posto giusto. E di essere molto juventino, scrive Tuttosport.

FUORI DAL CAMPO - E' un mix di umiltà e determinazione, non è solo apparenza: Dusan si sta dimostrando così e in questi giorni dirigenti, compagni e staff ne sono rimasti impressionati positivamente. E' la reazione del Dusan-ragazzo al cambiamento e allo tzunami mediatico seguito al suo clamoroso trasferimento che ha colpito. "In una settimana - come si legge - l’ex viola ha confermato di avere tanto calcio e pochi grilli per la testa. E soprattutto di non avere comportamenti da star o da mister 70 milioni". Nello spogliatoio è entrato in punta di piedi, poi si è seduto nel posto indicatogli, accanto a Federico Bernardeschi. Curioso, ma sempre molto educato con staff, compagni e personale del centro sportivo e c'è chi racconta: "Sembra un De Ligt, un 22enne con la testa di uno di 30". Ha tanta fame, vuole prendersi tutto e sfruttare ogni momento della giornata per migliorarsi: in campo e in palestra

IN CAMPO - "In allenamento, tanto nelle esercitazioni quanto nelle partitine, DV7 si trasforma. Viene descritto come una macchina da guerra. Duro, “cattivo”, grintoso. Un guerriero. «Un po’ come erano Mandzukic e Tevez», dicono. Molto più che un giovane bomber. Ragazzo di personalità e carattere. Di quelli che non ti lasciano mai solo, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà", si legge sul quotidiano. Il serbo sta trasmettendo a tutti la sensazione di essere fatto della stessa pasta: “Cattivo” come i Tevez e i Mandzukic, maniaco dell’allenamento e di ogni dettaglio... alla Ronaldo, tanto per citarne uno.