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Tritare le partite? No. Gestirle? Sì. Allegri riparte da dove aveva lasciato e sa perfettamente di cosa ha bisogno la sua Juve per tornare a vincere. Perché l'obiettivo è quello: riprendersi lo scudetto, almeno. Come? Dominando il più possibile il campionato e anche le singole gare, ma soprattutto compattandosi in unico gruppo forte, coeso. Una squadra nel vero senso della parola, perché questo è mancato negli ultimi due anni: "Bisogna creare una squadra, siamo un gruppo e stiamo diventando una squadra. Le qualità sono indiscusse, a livello di testa bisogna essere tutti nelle condizioni di essere a disposizione della squadra, altrimenti non raggiungiamo l'equilibrio che ci permette di portare a casa i risultati. E non possiamo permettercelo", ha detto il tecnico dopo l'Atalanta.

SACRIFICIO E SOFFERENZA - Ecco, parte della ricetta per ritrovare lo scudetto, passa da qui. Da qui e dallo spirito di sacrificio, ciò che più ha apprezzato Allegri: "La cosa che mi è piaciuta di stasera, visto che sta iniziando il campionato, è lo spirito, la voglia e il sacrificio che ci dobbiamo mettere, perché poi le qualità sono ottime e alte dei giocatori, su quello dobbiamo lavorare per arrivare all'obiettivo". Sacrificarsi e soffrire insieme, perché la Juve ha grande voglia di rivalsa, ma da sola non basta. A disposizione l'uno per l'altro, non dominando sempre le partite, ma anche soffrendo, proprio come contro l'Atalanta. Da squadra matura e forte, che presto imparerà anche a non prendere gol. O almeno lavorerà per farlo.