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Ripartire. Pian piano. E soprattutto dal campo. La Juventus inizia la tournée americana con il senso del fare: deve riorganizzare una squadra che necessariamente dovrà stupire (le aspettative, del resto, sono basse) e prima ancora consolidarsi. Non sarà un percorso semplice, sarà anzi un progetto con mille ostacoli. Ma Allegri è un gestore di squadre così come d'imprevisti. Proverà a fare di ogni necessità una virtù, a partire dalle diverse trame di mercato che intrecciano ora il club bianconero. L'amichevole con il Barcellona, che avrebbe potuto dare fin da subito un'idea del livello fisico della squadra dopo una decina di giorni di sedute, è saltata a causa di un virus intestinale che ha colpito la rosa dei blaugrana.

POGBA STAR - Ad ogni modo non ci sarebbe stato Paul Pogba, né tra i titolari, né in panchina. E allora, perché è in ritiro (diversamente da Rabiot)? Qui si entra in un discorso diverso: Paul è la star della tournée, l'uomo forte sui social e si spera presto anche in campo. La Juve vive un momento comunque d'oro tra social ed esposizione del marchio, uno dei pochi - se non l'unico - lascito positivo dell'affare Cristiano Ronaldo. Essere nello stesso evento di Barcellona e Real, così come il Milan, rappresenta ugualmente un punto d'arrivo. E come ogni spot, c'è bisogno del testimonial. Pogba negli USA esattamente per quello: non ve l'aspettate in campo. 

WEAH E MCKENNIE - USA che diventano più curiosi, in particolare per i propri beniamini. Qualcuno ci ha visto della malizia nella riconferma momentanea di Weston McKennie nella lista ufficiale di Allegri. La realtà dei fatti è che, lì in mezzo, ce ne sono proprio pochi: con Pogba out, Rabiot e Fagioli in Italia, il centrocampo piange difficoltà. Sarà un bel test allora per Wes, che resta in attesa di una vera offerta. E naturalmente per Weah, al primo e vero approccio con il mondo Juve: negli Stati Uniti in tanti puntano sul giocatore di origini liberiane. E' un beniamino della Nazionale e la maglia bianconera ha sempre un fascino particolare. Soprattutto sul mercato. 

IL MARCHIO - Il tutto s'incastra in un momento d'oro per il soccer, che ha appena accolto Leo Messi con la divisa dell'Inter Miami. Ah, poi la Pulga ci ha messo del suo: punizione decisiva all'ultimo minuto, robetta da tre punti ed esultanza forsennata davanti a Lebron James e Serena Williams. Sembra un film. E vuole parteciparvi pure la Juve, nel tour della conquista americana. Pardon: della riconquista. Senza CR7, ma con tanto altro da raccontare. A partire dai local.